La Basilica di San Zeno

 

La basilica di San Zeno, chiesa romanica del X-XI secolo, si trova a Verona, città che le classi seconde hanno visitato il 20 settembre 2012 durante la convivenza di inizio anno.

Il santo a cui è consacrata, san Zeno, viveva sulle rive dell’Adige e morì nel 380. Era un pescatore e viveva di quel che pescava. Fece molti miracoli con cui ha impedito al diavolo di fare quel che voleva. Per esempio un giorno mentre pescava vide  un carretto sull’altra riva che veniva trainato da due muli a tutta velocità verso il fiume e capì che le bestie erano possedute dal demonio. Disse una preghiera ed esse si fermarono appena in tempo. Molti di questi episodi sono raffigurati anche sul portone della basilica insieme a fatti del  Vangelo.

San Zeno fu l’ottavo vescovo di Verona e alla sua morte fu sepolto in un piccolo cimitero lungo la via Gallica  poco lontano dal centro della città. Sulla tomba fu edificata una piccola chiesetta dove una  leggenda vuole che la piena dell’Adige del 589 si fermasse, risparmiando i fedeli.

La chiesa fu distrutta e ricostruita più volte. Verso il 1137 circa fu ricostruita la basilica come oggi noi la vediamo e dove è custodita la salma del santo in una cripta visitabile.

Un particolare molto interessante è il rosone, chiamato anche rosone della fortuna, perché nel contorno è decorato da sei statue raffiguranti un uomo che all’inizio è in piedi, poi inciampa,  poi cade e infine torna in piedi, come a rappresentare le alterne vicende della vita.

Francesco Findanno

 

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