Picasso a Palazzo Reale

 

Nei mesi di novembre e dicembre i ragazzi delle classi terze hanno visitato  la mostra dedicata a Picasso a Palazzo Reale in piazza Duomo. Il 20 novembre la III A, il 23 novembre la III C e  il 9 dicembre la III B.

Pablo Picasso con la sua lunga vita  (nasce a Malaga il 25 ottobre 1881 e muore a Mougins, in Costa Azzurra l’ 8 aprile 1973) è un testimone delle vicende del ‘900 e con le sue opere ci aiuta a rispondere ad alcune domande che ci siamo posti: “Perché verso la fine dell’800 e nel corso del ‘900 gli artisti non rappresentano più la realtà così come?” “Cosa succede nell’arte?“

Ogni classe si è divisa in due gruppi e abbiamo seguito il percorso cronologico della mostra sostando davanti  ad alcune opere che i nostri professori hanno scelto di guardare con noi, tra cui:

  • Massacro in Corea, 1951, olio su tela, opera che introduce la mostra con la proiezione in scala reale di immagini del famoso dipinto di Guernica
  • Morte di Casagemas, 1901, olio su tela
  • Celestina, 1904, olio su tela
  • Autoritratto, 1906, olio su tela
  • Paesaggio con due figure, 1901, olio su tela
  • Il Sacre Coeur, 1909/10, olio su tela
  • Uomo con chitarra, 1911, olio su tela
  • Chitarra e bottiglia di Bass, 1913, elementi in legno di pino dipinto, carta incollata, carbonchio, chiodi di legno
  • Paolo nei panni di Arlecchino, 1924, olio su tela
  • Grande natura morta con tavolino, 1931, olio su tela
  • La contadina, 1938, carbonchio e olio su tela
  • Jaqueline con le mani intrecciate, 1954, olio su tavola
  • Il matador 1970, olio su tavola
  • Il giovane pittore, 1972, olio su tavola

Il quadro che mi è piaciuto di più è La celestina oppure Donna con un occhio solo  che rappresenta una donna anziana, cieca da un occhio, avvolta in uno scuro mantello strappato che le copre il capo, immersa in uno sfondo blu. È  un quadro carico di malinconia nelle tonalità degli azzurri e dei blu.

Di fronte ai quadri di Picasso ci sono state tante reazioni di stupore, di curiosità, ma anche di perplessità e  di dubbio di fronte al suo modo di rappresentare le persone e gli oggetti. Sicuramente sono sorte tante domande.

Un ragazzo della terza B ha chiesto alla prof: Perché un artista come lui che sapeva disegnare benissimo, man mano che invecchia ha bisogno di raffigurare la realtà in modo diverso?

Un altro ha scritto nella relazione assegnata come compito dai prof: Nelle opere di Picasso ci sono molte volte grandi differenze  di disegno, passa dal puerile al geometrico, dal realistico  all’astratto. Cosa succede nella sua arte?

Un mio compagno nella sua relazione ha provato a dare una risposta : Picasso  è un artista al contrario. Infatti inizia a disegnare come una persona matura e termina disegnando come un bambino, risvegliando il desiderio di semplicità che c’è in ogni persona.

Chiara Di Chio e Greta Bacchilega

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