Il grande ladro Felix, “Ci sono bambini a Zig Zag” di David Grossman

 

Questo libro racconta l’incredibile avventura di Nono, un ragazzino di tredici anni che, in occasione del suo bar-mitzvah, è chiamato a compiere un grande viaggio, reso possibile da alcuni personaggi importanti, in particolare la presenza di Felix, amico e nemico di Nono, sarà fondamentale in questo cammino che porterà il ragazzo alla scoperta di sé.

Uomo dalle mille sfaccettature, Felix, è un ladro, misterioso e affascinante, fantastico e seduttore, un ricercato criminale e comunque un uomo speciale. Si presenta come un irrimediabile mentitore, maestro di mille trucchi e travestimenti. Lo stesso Nono dirà: «Perché mi piace tanto stare con lui? Perché ne sono attratto e spaventato allo stesso tempo».

Felix dà a Nono la possibilità di vivere fantastiche avventure chiedendogli sempre cosa desidererebbe  fare, spiegandogli che «Si può tutto, ci vuole solo “courage!” Bisogna osare». Nonostante con Felix Nono si senta protetto, riconosce  «la sua parte buona e la sua parte cattiva», e per questo resta sempre vigile  a ciò che l’uomo gli propone. Ad un certo punto del racconto Felix narra a Nono la sua storia e gli dice di considerarla come una lezione personale, aggiungendo che si vive una volta sola quindi «bisogna gioire» «dobbiamo stare allegri».

Durante la lettura uno dopo l’altro i misteri si svelano con un ritmo incalzante. Pian piano che la narrazione procede Nono scoprirà elementi importantissimi per rispondere alla domanda che da principio gli ronza nella testa: “Chi sono?”.

Vi invito a leggere  questo libro dalle mille sfumature e dal titolo un po’ enigmatico. Chi di noi non vorrebbe trovare una persona come Felix? Chi di noi non vorrebbe vivere avventure come quelle che ha vissuto Nono accanto a lui? Io per primo vorrei incontrare un amico che mi aiuti a “scoprire chi sono veramente”e portarmi così lontano come ha fatto Felix con Nono.

Francesco Ricci

 

Il libro Ci sono bambini a zig zag è un racconto di avventura di David Grossman. L’autore scrive questo libro con gli occhi di un ragazzino di tredici anni di nome Amnon, soprannominato Nono che per il suo tredicesimo compleanno viene mandato da suo padre da un vecchio zio, attraverso un lungo viaggio  in treno.

È qui che il ragazzo incontra Felix, uno strano e intrigante personaggio che lo porterà a conoscere un’attrice molto famosa chiamata Lola. Entrambi sanno molto di lui e di sua madre scomparsa da anni. Questo sarà per Nono un viaggio alla ricerca di sé stesso e del suo passato.

Il nostro professore di italiano ci ha proposto di leggere questo racconto per poi discuterne insieme in classe. All’inizio abbiamo riflettuto su Felix, il personaggio che Nono ha incontrato a tredici anni e che ha portato un grande cambiamento nella sua vita. Infatti il ragazzo ne è particolarmente affascinato, per i suoi modi di fare un po’ docili come un bambino:“Aveva degli occhi azzurri limpidi e giocondi occhi di bambino in una faccia da adulto” … e un po’ da criminale: “E se fosse troppo pericoloso. O troppo fuori legge? ”. In verità, questo personaggio è anche malinconico: “La vita non è che uno spazio di luce tra le tenebre”. Si scoprirà poi però che Felix conosce Nono più di quanto il ragazzo possa immaginare!

Nono, è così affascinato  da questo strano personaggio, tanto da cambiare idea su ciò che aveva sempre desiderato fare nel suo futuro: seguire le orme del padre Yakov e diventare un bravo detective.

Il ragazzo alla fine di tutta l’avventura comincia a porsi delle domande sul suo futuro e pensare che avrebbe potuto diventare un’altra persona, cambiando così anche il suo futuro. A un certo punto, nella seconda metà del libro dice: “Mi scoppiava la testa per i tanti pensieri: qual era il senso di ciò che aveva detto riguardo al mio sangue? Che anch’io dovevo fare il delinquente? Che questo era il mio destino? E se io non avessi voluto ? E se io avessi voluto restare  il più grande detective del mondo? Come la mettevamo col sangue di papà che mi scorreva nelle vene? Lui non aveva influito per niente?”.

Alla fine, il prof ci ha chiesto se il libro ci era piaciuto e quanto da uno a tre, la maggioranza dei voti è stata tra due e tre. A tutti è piaciuto perché è un libro scritto con un linguaggio fantasioso e i personaggi sono accattivanti. Per questo ve lo consigliamo.

Martina Bigoni & Francesca Castelli

© Fondazione Sacro Cuore

Made by MEKKO.ch