Una lezione insolita al Duomo

 

Il giorno 11 novembre con la prof. Castellani e il prof. Cestaro gli studenti della seconda media C sono andati a visitare il Duomo. Il lavoro che i professori hanno proposto ai ragazzi è stato molto interessante, perché hanno raccontato e spiegato la storia del Duomo, il modo in cui è stato costruito e come è stato possibile realizzare un’opera così imponente, in un luogo insolito e più attraente delle aule di scuola.

Infatti la lezione si è tenuta sulle terrazze del Duomo tra le guglie svettanti verso il cielo e sotto lo sguardo attento della maestosa Madonnina, in una splendida giornata che illuminava la città. Alcuni particolari che hanno colpito molti ragazzi sono stati il panorama a 360 gradi sulla città, la perfezione con cui è scolpita ogni parte, anche la più nascosta, e la Madonnina d’oro sulla guglia più alta.

La visita è proseguita all’interno della Cattedrale dove  i professori hanno spiegato come fu realizzata la struttura del Duomo. Impressionanti sono i “numeri” della costruzione: 5 navate, 52 pilastri, 135 guglie e circa 2800 statue in più di 600 anni di storia.

Arianna Monaco e Benedetta Villa

 

Come seconda visita del cammino verso la scoperta della città di Milano, gli alunni della classe 2° C sono andati a visitare il Duomo. Sulle Terrazze, dopo aver  goduto del panorama  mozzafiato sulla città e sulle montagne in lontananza, i professori hanno narrato la storia del Duomo.

La professoressa Castellani ha raccontato che sull’area oggi occupata dal Duomo e dalla sua piazza, sorgevano alcuni edifici come Santa Maria Maggiore, Santa Tecla e il Battistero di San Giovanni alle Fonti. Inoltre ha spiegato che il cantiere responsabile per la costruzione della Cattedrale era ed è ancora oggi, la Veneranda Fabbrica del Duomo, fondata nel 1387.

La costruzione del Duomo ebbe inizio nel 1386 per opera di Gian Galeazzo Visconti e del vescovo Antonio da Saluzzo. Nel corso di sei secoli di storia migliaia di persone hanno contribuito alla sua costruzione con il proprio lavoro: architetti, capomastri, fabbri, marmisti, muratori, scalpellini, scultori e maestri vetrai. Il loro lavoro fu sostenuto e reso possibile dalla generosità di tutto il popolo, ricchi e poveri, ognuno donando le cose più belle e preziose che possedeva.

Il Duomo è costruito con il marmo di Candoglia, bianco rosato con venature grigie. I blocchi di marmo, provenienti dalle cave della Val d’Ossola, venivano trasportati via acqua  attraverso i Navigli. Il marmo arrivava a Piazza Fontana, da dove veniva portato al Duomo con i carri.

Il Duomo fu costruito in stile “Gotico internazionale”. Caratteristica dello stile gotico è lo slancio verso l’alto, con archi a sesto acuto,  ampie e luminose vetrate, arditi archi rampanti, contrafforti, guglie svettanti con statue di santi e vergini, che accompagnano lo sguardo fino al punto più alto dove appare la Madonnina d’oro, una statua in rame dorato che svetta a 108,5 metri di altezza.

Alla Madonnina è dedicata la canzone in dialetto milanese Oh mia bela Madunina, le cui parole esprimono l’affetto dei milanesi per il loro Duomo:

O mia bela Madunina che te brillet de lontan – tuta d’ora e piscinina, ti te dominet Milan – sota a ti se viv la vita, se sta mai coi man in man – canten tucc “lontan de Napoli se moeur” – ma po’ i vegnen chi a Milan.

Martina De Monte & Giulia Bertinazzo

 

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