Rigoletto

 

Il professor Ardigò ha proposto a noi ragazzi di terza di cominciare un lavoro riguardante l’opera lirica. Alcuni si chiedevano cosa fosse un’opera, altri esultavano perché amano le opere, altri si sono arrabbiati perché non sopportano che ci sia uno spettacolo tutto cantato! Ma cos’è esattamente un’opera?

L’opera è uno spettacolo cantato interamente nel quale non ci sono attori ma cantanti ai quali “s’insegna a recitare”. Anche se è stato un po’ faticoso ingranare la marcia pian piano gli studenti si sono accorti che era un lavoro interessante e si sono messi tutti al lavoro, che consisteva nell’approcciare il nuovo genere secondo i tratti generali, per poi leggere in particolare il libretto del Rigoletto, ascoltare preliminarmente i brani più importanti e vedere infine l’opera integralmente.

Così gli studenti hanno cominciato a leggere e a fare la parafrasi dei brani più complicati e leggendo sono arrivati alla fine. A quel punto il professore ha spento le luci e ha fatto cominciare l’opera. I ragazzi subito si sono messi a battere le mani e a esultare … consapevoli che stavano per vivere un’avventura nuova. In tre settimane due ore ogni martedì, il lavoro è stato terminato e il professore ha programmato una verifica riguardante il lavoro fatto nei mesi passati.

Ora che il lavoro è stato completato e la verifica consegnata, agli alunni è stato proposto di cimentarsi con il canto; e si trattava nientemeno che del celeberrimo Quartetto. Con grande sorpresa nostra e del professore ci siamo riusciti, e ora che siamo in dirittura di arrivo abbiamo deciso di imparare anche le due arie del Duca di Mantova.

Con questo lavoro i ragazzi di terza hanno scoperto una parte di mondo a loro sconosciuto!

I ragazzi sono molto entusiasti e amano cantare queste parti. La storia raccontata nell’opera ha colpito molti, il fatto di come una donna, per amore, possa donare la sua vita, li ha meravigliati. Gilda, figlia di Rigoletto, s’innamora follemente del Duca! Il padre, in disaccordo con la sua decisione, vuole mostrare alla figlia che l’uomo di cui lei si è innamorata è indegno e a lei indifferente. Gilda, di fronte all’evidenza, soffre molto ma non abbandona la sua decisione di amore e, scoperto il destino che sarebbe toccato al Duca, decide di non abbandonarlo e si fa uccidere al suo posto.

Spero che ciascuno degli alunni abbia imparato qualcosa da quest’opera, ad esempio, i maschi che abbiano capito come la donna soffra ad essere tradita, e che le femmine abbiano capito come l’amore sia una cosa importante e non una cosa passeggera e casuale.

Chiara Todisco

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