Avventura ad Aprica

 

Venerdì 29 Gennaio alcuni studenti, genitori e il prof. Vianello sono andati, durante il fine settimana, ad Aprica in Valtellina. Questo soggiorno è stato organizzato da un genitore, Richard Savino.

La prima sera, dopo aver affittato l’attrezzatura e aver cenato, il gruppo ha giocato insieme a Pippo, un gioco con i dadi, il cui scopo è cercare di realizzare il numero più alto rispetto a quello del giocatore precedente a chi tira.

Il secondo giorno, alle nove i ragazzi erano già sulle piste a riscaldarsi e, dopo una selezione, si sono divisi in due gruppi in base all’abilità sciistica. I sciatori hanno poi attraversato i “campetti” dove si erano allenati, hanno preso la seggiovia del Baradello (una delle tre principali insieme a Magnolta e Palabione) per salire in cima e fare qualche pista in quella zona. Arrivati in cima, i ragazzi si sono divisi per i livelli stabiliti nella selezione, e hanno sciato incontrandosi alla stazione intermedia per ripercorrere le piste. Dato che in Baradello faceva freddo, hanno percorso l’attraversamento alto per passare al Palabione e andare, da lì, in Magnolta (dove c’era il sole). Lì si sono dati appuntamento alle dodici e mezza al self service di quella zona e si sono divisi a fare le piste per conto loro (chi faceva una seggiovia, chi uno ski lift e chi faceva la nera che porta a valle per poi risalire con l’ovovia). Così hanno passato la giornata a sciare in Magnolta. La sera hanno giocato insieme a un altro gioco inventato dal prof Vianello, sfidandosi in diverse prove di abilità e logica. Per vincere bisognava terminare le prove (la cui maggior parte era a tempo), permettendo, così, alla propria squadra di pescare una pallina da una scatola con il numero di punti sopra.

Il terzo giorno il gruppo era di nuovo sulle piste di buon’ora, ma si è diretto subito in Magnolta per sciare come il giorno prima. A mezzogiorno, dopo un pranzo più veloce, ha sciato ancora per qualche ora prima di scendere a valle, lasciare gli sci al noleggio e partire più o meno per le cinque.

Tutti sono tornati contenti: anche se faticoso, il week end è stato divertente. Un modo bello di passare tre giorni di vacanza insieme a coetanei e adulti.

Federico Filipponi

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