Leonardo da Vinci: idee e tecnologia

 

Venerdì 10 Aprile le classi seconde sono andate in uscita didattica al Museo della Scienza e della Tecnica, spaziando dall’epoca vinciana ai giorni nostri: dagli studi sul volo al volo effettivo dell’uomo. La visita era costituita da due parti: l’osservazione dei modelli Leonardeschi e il settore aeronavale. Tra i modelli di Leonardo l’attenzione si è soffermata su macchinari come l’Ala Battente o l’Alambicco, in base all’interesse di ogni ragazzo. Tra le riproduzioni dei disegni di Leonardo, esposte al Museo, l’Uomo vitruviano ha suscitato una particolare curiosità generale.

ALA BATTENTE

Con questo progetto Leonardo proseguiva il suo infaticabile studio sul volo, tentando di applicare lo stesso principio del volo degli uccelli, in particolare osservando quello delle anatre. Utilizzò una struttura in canna di bambù, cava e quindi leggera, nella quale le “ossa” convergevano in un’asta legata a un bastone. Il tutto era ricoperto di lino impermeabilizzato. Un uomo posto probabilmente sul bastone poteva abbassarlo velocemente facendo in modo che l’ala potesse comprimere l’aria e grazie alla spinta ricevuta sollevare il pancone ad essa attaccato. Date però le dimensioni (12 metri in lunghezza e larghezza), difficilmente un uomo di qualsiasi stazza sarebbe riuscito a maneggiarla e a sollevare il peso del pancone che doveva essere circa quello di un uomo.

ALAMBICCO

Questo strumento, usato per distillare diverse essenze, si compone di una vasca contenente un altro recipiente. Nel contenitore interno andava messo il materiale da distillare, mentre nella vasca più grande dell’acqua alla temperatura necessaria. Il recipiente interno era tenuto a temperatura costante dall’acqua della vasca esterna, così il composto evaporava, liberandosi delle impurità e uscendo dal beccuccio del contenitore.

UOMO VITRUVIANO

Questo famoso schizzo, presente anche sulle monete da 1€, era la rappresentazione dell’uomo ideale. Durante il Rinascimento, infatti, la concezione di bellezza era legata alla perfezione, all’ordine e alla geometria. L’uomo Vitruviano è una figura umana che, messa in certe posizioni, può stare inscritta in una circonferenza e in un quadrato, ossia le figure geometriche che anticamente stavano a indicare il cielo e la terra. Il cielo è raffigurato con il cerchio perché considerato infinito, come una circonferenza nella quale non puoi trovare un inizio né una fine vera e propria, la terra è simboleggiata dal quadrato per la sua regolarità perfetta e anche per il suo confine ben definito.

La seconda parte della visita è stata dedicata all’osservazione esterna del sommergibile Toti, il sottomarino portato a Milano nel 2005, il cui trasporto paralizzò la città. Potete vedere un video del trasporto sul sito del Museo delle Scienze e della Tecnica di Milano, all’indirizzo http://www.museoscienza.org/toti/. Il Toti, primo sottomarino italiano varato dopo la II guerra mondiale, insieme ad altri due sommergibili era destinato alla ricerca delle unità sottomarine nucleari sovietiche.

Lo studio di questi marchingegni sarà ripreso nelle ore di Scienze e di Tecnologia mediante confronti di appunti e relazioni, con la proposta a studenti coraggiosi di cimentarsi nella costruzione di modelli dei macchinari osservati.

Marco Drufuca

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