Testi in prova

L’isola del tesoro di R. L. Stevenson, I libri della giungla di R. Kipling,  Moby Dick di H. Melville sono i testi messi in scena il 20 e il 27 maggio dalle classi seconde in occasione del Festival Platform, esito dell’intenso lavoro dei laboratori teatrali condotti nel corso dell’anno scolastico dai docenti di lettere, sotto la guida del prof Gabriele Grava.

Ed eccomi sul palco: io, la luce, le parole, i gesti, il silenzio: tutto solo per me. Sul palco a raccontare una storia, a far conoscere un nuovo personaggio, Ismaele. È stato difficile far prendere vita ad Ismaele, non avendolo mai visto, non avendogli mai parlato, avendolo conosciuto solo fra le righe di un libro. Ma, Ismaele, proprio lui è stato a prendermi per mano e ad accompagnarmi sul palco. Dal momento in cui sono stata travolta sul palco, ho compreso che non devo fingere di essere qualcun altro, ma trovare delle caratteristiche di Ismaele che si rispecchiano in me, che ci legano, ci accomunano, ci rendono fratelli. Sono diventata Ismaele: giovane che, come me, ha voglia di vivere, di vedere un nuovo mondo. Ho vinto. Ho vinto me stessa, la paura che mi avvolgeva, e che ora mi ha spinto ad affrontare la luce che mi circonda. Ismaele mi affianca, mi parla e mi dice: “Divertiti, lasciati travolgere dalla luce che ti inquadra, mettiti al centro e racconta…”. Alessia

Sono riuscito a superare la mia preoccupazione immedesimandomi nel personaggio; e sono riuscito ad immedesimarmi nel personaggio soprattutto grazie anche ai compagni che recitavano insieme a me. Pietro

Non mi ha colpito solo la sala illuminata, le poltrone rosse, gli spettatori incuriositi. Ho accettato una proposta, ho superato le mie paure e ho scoperto di cosa sono capace. Alice

Ho capito che fare teatro non significa semplicemente mettere una maschera, fingere di essere un personaggio, ma diventare quel personaggio. Caterina

L’esperienza e il percorso fatti mi sono piaciuti immensamente: il teatro ha fatto crescere la mia creatività, il mio interesse e la mia capacità di immedesimazione. Francesca

I momenti più belli sono stati quelli di collaborazione tra compagni, durante i quali ci siamo dati consigli per migliorarci a vicenda. Camilla

Un intero spettacolo riassunto in otto parole chiave. Ognuno di noi interpreta lo stesso personaggio in modo diverso e questo arricchisce la scena e la rende unica. Martina

Mi è piaciuto poter fare dono di questo spettacolo. Francesco

Per me fare teatro è stata un’occasione importante perché ho potuto immedesimarmi realmente nel personaggio del racconto vivendo le sue avventure, le sue emozioni, ma soprattutto le sue scelte. Martina

Sono riuscita a comprendere che in uno spettacolo non ripeto solo la mia parte a memoria, ma faccio provare un sentimento al pubblico. Nello spettacolo do vita al mio personaggio. Maria Letizia

Da questa esperienza ho capito che anche da una cosa a cui non sei interessato puoi tirar fuori qualcosa di bello, mettendo tutto te stesso. Elena

Pensavo che il teatro fosse qualcosa per cui si è portati oppure no. Mi sbagliavo. Lunedì c’eravamo tutti, con anima e cuore. Giulia

Ho imparato a sentire il silenzio. Giorgia

Recitare significa creare un mondo con l’immaginazione e immergersi dentro di esso, immedesimandosi e diventando con tutto il corpo colui che si vuole recitare, per regalare al mondo la possibilità di incontrare e conoscere nuove personalità e caratteri. Arianna

Come per Jim anche per noi quella del teatro è stata un’avventura, un’occasione per scoprire qualcosa di noi. Lucia

Ho capito che nel teatro non è importante solo come verrà lo spettacolo, ma come e quanto ogni attore è presente sul palco. Tommaso

Mowgli fa una scelta importante e, dopo un lungo percorso, riesce a scegliere la sua strada con maturazione. Anch’io voglio seguire il suo esempio. Riccardo

© Fondazione Sacro Cuore

Made by MEKKO.ch