Castell’Arquato: per le vie del borgo medievale

 

La visita a Castell’Arquato effettuata dagli studenti di prima media a fine marzo ha permesso di approfondire due importanti ambiti: da una parte la storia dell’ambiente naturale attraverso la ricerca dei fossili e la visita al Museo Geologico, dall’altra la storia dell’uomo attraverso la visita al borgo.

Ripercorrere la storia del borgo ha significato innanzitutto riprendere termini e concetti come castrum, incastellamento, feudalesimo studiati nel corso dell’anno scolastico. Dopo aver approfondito la storia del luogo i ragazzi hanno visitato il borgo in modo insolito: non una semplice visita guidata ma una specie di “caccia ai monumenti” in tre tappe. I professori avevano preparato dei versi poetici come tracce, e i ragazzi divisi in gruppi, attraverso indizi metaforici dovevano trovare edifici, luoghi e particolarità.

La prima tappa è stata la porta medievale Monteguzzo, una vecchia porta rimasta ancora intatta, attorno alla quale i ragazzi hanno scoperto un’antica fontana detta del Duca, un drago in ferro sotto il torrione Farnese e una tipica casa medievale. Nella seconda tappa dovevano ritrovare particolari tipici intorno al passaggio di Palazzo Stradivari: tracce fossili nelle rocce alla base della chiesa di Spirito Santo, l’ingresso dell’antico ospedale di Spirito Santo, attuale Museo Geologico, e uno stretto vicolo il cui nome doveva richiamare l’infanzia. Ultima tappa piazza del Municipio, sulla sommità dl colle, circondata dal Palazzo del Podestà, dalla Collegiata di Santa Maria Assunta e dalla Rocca Viscontea.

Osservare, ricercare e scoprire sono state le parole chiave grazie a cui è stato possibile ripercorrere tutta la storia del borgo, e scoprire che Castell’Arquato presenta le caratteristiche tipiche dei borghi medievali che si sono sviluppati dopo il Mille. Il borgo era sempre circondato da una cinta muraria, a scopo difensivo. Essa variava di misura rispetto al bisogno degli abitanti: quando la popolazione aumentava le mura venivano abbattute e ricostruite più ampie per comprendere nuove case e vie.

Il luogo più importante era la piazza principale, uno spazio pubblico e collettivo, dove si svolgeva il mercato e si prendevano le decisioni politiche. Nel borgo medievale i palazzi più importanti e simbolici, ossia la chiesa principale e il palazzo del potere erano sempre vicini, mettendo in risalto il legame politico e religioso. La chiesa solitamente si affacciava su una piazza propria, separata e raccolta, in modo da mettere in risalto la casa di Dio.

Il borgo era percorso da una via maestra, che conduceva alla piazza principale, era pavimentata con sassi e lastre di pietra per consentire il passaggio dei carri, da essa dipartivano vicoli e viuzze strette, anguste e tortuose che si adattavano al terreno sottostante.
Il principale materiale usato in tutto il paese era il mattone, tranne per la Chiesa, che essendo il luogo più importante veniva costruita da una pietra più pregiata, l’arenaria, che era piena di referti fossili.

relazioni di Riccardo Busonera e Maria Malangone

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