Si parte!

A settembre la scuola è iniziata con la proposta di uno slogan e di un’immagine per introdurre il lavoro e offrire agli studenti un punto fisso con cui confrontarsi durante l’anno. Uno scooter che sfreccia lungo una strada che attraversa un paesaggio e la frase di A. Baricco: “Le domande sono come dei paesaggi, e sapere significa dimorare in questi paesaggi”.
Con negli occhi e nel cuore questa provocazione noi ragazzi di terza siamo andati in convivenza, alla scoperta di Pisa, all’incontro con l’opera di Michelangelo e alla ricerca di noi stessi. Il paesaggio in cui sfrecciare per noi è anche la scelta della scuola superiore, a cui abbiamo dedicato tempo e lavoro in questi primi mesi, “dimorando” in domande importanti, come “Chi sono io veramente? Cosa cerco? Dove posso coltivare il mio desiderio di conoscenza?”. Questi interrogativi, che portano con sé anche timore e indecisione, non ci lasceranno per tutto l’anno, perché non è facile capire quale sia la strada giusta per ciascuno.
Forse la strada perfetta, diritta e lineare, semplicemente non c’è, perché la vita presenta delle tortuosità, a volte difficili da affrontare. E l’immagine abbinata allo slogan ce lo suggerisce: una curva può chiedere di abbandonare quello che si credeva di sapere già per prendere una nuova direzione, cercando qualcosa di meglio. L’imprevisto, la curva pericolosa, abbiamo già sperimentato che ci costringono a togliere la maschera, a mostrare quello che siamo veramente, quello che desideriamo sul serio.
Un’avventura pericolosa ma attraente, che abbiamo una gran voglia di affrontare insieme, come dice il sottotitolo dello slogan: “Un anno insieme per cavalcare la domanda”.

Riccardo Lamanna

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