Le gare di nuoto

Come ogni anno, le gare di nuoto sono molto attese dai ragazzi dopo un intenso lavoro di preparazione nelle ore di educazione fisica, sotto la guida attenta dei prof. Federico Sangermani e di Monica Gatti. La 1°C e la 2°B sono uscite vincitrici per la loro categoria guadagnandosi la coppa consegnata durante le premiazioni. Per le terze è successo un fatto inaspettato: le classi 3°A e 3°C sono arrivate prime a pari merito, quindi la preside ha deciso di tenere la coppa nel suo ufficio fino ai risultati delle gare di atletica con cui si decreterà la classe vincitrice; un fatto del genere non è mai capitato al Sacro Cuore.  Qualche giorno dopo però, rifatti i conti dei vari punteggi, il professore si è accorto che in realtà la 3°A aveva vinto. La 3°C si è mostrata davvero sportiva decidendo di andare a portare unitamente la coppa ai compagni dell’altra terza.
Montorfano Filippo 1B

Io sono uscito dalla piscina senza voce perché per tutto il tempo ho incitato i nuotatori della mia sezione, penso di non avere mai avuto tanta ansia quando ho nuotato, tanto che sono partito qualche istante dopo gli altri. Questo anche perché io gioco a pallanuoto e quindi non sono abituato a partire ad un fischio e pensare alla velocità, ma a prestare attenzione ai miei compagni, alla palla, all’avversario … Io ho gareggiato a crawl, sia individuale sia nella staffetta tra le classi, in quest’ultima siamo arrivati terzi, cioè ultimi, perché i dorsisti sono andati molto piano.
Niccolò Bertamè 1A

Le gare di nuoto hanno visto confrontarsi le tre prime in batterie maschili o femminili di crawl, dorso e staffetta. Mi sono molto eccitato quando il prof mi chiamò per gareggiare: mi misi nella corsia assegnata e aspettavo solo il fischio, al via mi tuffai subito in acqua ed iniziai a nuotare. Sentivo l’adrenalina che scorreva, il rumore delle braccia che fendevano l’acqua, i compagni che incitavano, l’emozione di toccare il fondo. Tutti aspetti indimenticabili. Altro aspetto che mi ha molto colpito è che ci fossero tanti genitori venuti a vedere le gare e quindi avevano dovuto fare dei sacrifici al lavoro, questa è una prova non indifferente di affetto per il proprio figlio.
Capelli Riccardo 1B

Adrenalina, tifo e concentrazione. Ecco cosa ho provato nelle mie prime gare di nuoto. Seduto sul bordo-vasca pieno d’ansia ad aspettare che il professore ti chiami. Mi alzo e vado in acqua. “Ai vostri posti, pronti …” Il prof fischia, un grandissimo urlo di tifo si alza subito dopo, ma io non lo sento, penso solo a muovere le braccia e le gambe il più veloce possibile. In quei 25 metri passano più pensieri di quanti me ne siano passati in tutta la mia vita. Ripenso a quei momenti durante le ore di nuoto in cui il professore ti spronava e ti faceva imparare tutto ciò che si può sapere. Tutto in quei 25 metri fino al momento della verità: vedo il muretto, spingo sempre di più fino al momento della verità, vittoria e gloria oppure sconfitta e delusione. Tutto ciò in quei pochi secondi in cui pensi solo a nuotare.
Luca De Lorenzi 1A

Durante le gare di nuoto mi ha colpito il fatto che la mia classe, come le altre, ci teneva tantissimo a partecipare, vi era tifo da tutte le parti, ma torniamo indietro. I giorni precedenti ogni classe aveva creato dei cartelloni. La prima B per esempio aveva preparato, oltre a uno striscione, una mascotte e dei palloncini. Quando siamo entrati in piscina ero pronto a nuotare e non vedevo l’ora che il prof mi chiamasse. Mi è piaciuto il fatto che quando tornava uno della mia classe anche se aveva perso veniva accolto da applausi come se avesse vinto. Quando dentro di me ho sentito tutto il tifo che facevano i miei compagni ho pensato che nuotassero vicini a me. Questa non è stata una gara fatta così per farla ma una vera e propria festa dello sport.
Marco Marchese 1B

Quando sono entrato in piscina sento acclamare il nome della mia classe: “prima C, prima C, Prima C!”. Dopo una serie di battute viene chiamato il mio nome par la gara di crawl: “Bacci Stefano!” In quel momento ero molto contento, perché mio fratello Matteo aveva vinto la sua batteria. Mi metto sul bordo e appena sento fischiare mi tuffo e vado a testa a testa contro Marco. Tocco il bordo della vasca quando non lo vedo più dietro di me: sono arrivato primo. Dalla tribuna sento arrivare i complimenti di mia nonna! Sono chiamato per la seconda gara, questa volta dorso. Mi preparo, il prof fischia, di nuovo testa a testa con un compagno, tocco il bordo … ho vinto un’altra volta.
Stefano Bacci 1C

Le gare di nuoto sono state una sfida contro me stessa. Dico una sfida perché mi sono trovata a duellare con persone a cui tengo molto e, grazie a questa esperienza, ho capito che se mi impegno do il meglio di me stessa. Ho capito anche che il rapporto che ho con la mia classe è magnifico, perché è molto unita e pronta ad accoglierti in ogni momento: sia quando qualcuno perdeva sia quando qualcuno vinceva veniva incitato dai compagni.
Aurora Besozzi 1B

Durante le gare di nuoto mi sono divertito moltissimo, anche se non sono andato molto bene. Tutta la classe festeggiava e faceva il tifo per i nostri compagni che gareggiavano. Quando ho sentito il mio nome mi sono emozionato e speravo di vincere. Le premiazioni si sono tenute il lunedì successivo e tutta classe era in ansia, perché ci aspettavamo di vincere. Così è stato!
Cavalli Federico 1C

Nelle gare di nuoto sono stata felice di essere arrivata terza nella mia batteria perché ero contro delle mie compagne molto più veloci e allenate di me. Alle gare inoltre non si pensa solo alla vittoria ma anche a incitare gli altri e, con il tifo, ad aiutare i compagni in vasca. Anche se abbiamo perso, ma solo per questa volta, mi sono e ci siamo divertiti ora ci aspettano le gare di atletica …
Matilde Papotti 1A

All’inizio delle gare ero molto agitata, avevo paura, me poi ho capito che non c’era nessun motivo per esserlo. Nella mia batteria di dorso sono arrivata prima. Il professore ha detto che dovevamo fare come l’esercito acheo in battaglia. L’Iliade narra la battaglia contro Achei e Troiani e gli Achei marciavano in silenzio e compatti; allo stesso modo ha fatto la mia classe, quindi ho fatto il tifo dentro di me. Durante le altre batterie provavo una sensazione di gioia, perché, quasi sempre, i miei compagni arrivavano primi. Il momento delle gare è stato un momento in cui siamo stati insieme. Lunedì 18 marzo, dopo un ansioso fine settimana, ci sono state le premiazioni. Con molto stupore, ho sentito il professore chiamare la mia classe al primo posto; abbiamo vinto!
Camilla Claire Dessi 1C

Cosa mi ha colpito delle gare recentemente svolte? Bella domanda. Se devo essere sincera sono stata attratta dalla voglia di vincere, di stare uniti. Il 15 marzo noi prime ci siamo recate in piscina per dare inizio a questa splendida avventura. Eravamo agitati ma allo stesso tempo pronti a batterci per la nostra classe. Ogni sezione aveva cartelloni e striscioni; la sezione B, la più particolare ha portato una mascotte e dei palloncini. Noi sapevamo in anticipo quale era la nostra batteria perciò ognuno nella sua testa faceva il countdown. Quando qualcuno doveva andare a gareggiare tutta la classe lo incitava e al termine, veniva accolto come un vincente, anche se perdente! Ed è ciò che mi ha dato coraggio per andare a nuotare.  
Victoria Romano 1B                     

Le gare di nuoto sono state un’esperienza magnifica, perché grazie ai miei compagni sono riuscita a superare la mia ansia: mi hanno aiutata supportandomi con dei consigli, dei complimenti, degli applausi e degli abbracci. Sono rimasta soddisfatta sia per il fatto che a me piace molto nuotare sia per i risultati ottenuti, personali e anche dei miei compagni.Infatti l’impegno ci ha portato alla vittoria! 
Viola Giorgi 1C

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