Open day: il punto di vista dei ragazzi di prima

Il 9 novembre abbiamo partecipato con grande entusiasmo all’open day. I professori ci hanno offerto la possibilità di presentare il lavoro della scuola attraverso la nostra esperienza di studenti. Alcuni di noi hanno spiegato alle famiglie ed ai futuri primini il lavoro che stiamo svolgendo nelle ore di Italiano. Molti visitatori hanno posto domande sull’impegno di leggere e sul cammino che stiamo facendo, insieme ai nostri professori, per imparare a comprendere il contenuto di un romanzo.

Abbiamo raccontato delle storie lette in classe riguardanti i Cavalieri della Tavola Rotonda: le domande dei visitatori (Che significato ha questo libro? Cosa vi è piaciuto?) ci hanno permesso di coglierne aspetti e sfumature che avevamo compreso fino a quel momento in maniera superficiale. Abbiamo anche capito che per raccontare qualcosa bisogna averla fatta propria, averla compresa fino in fondo.

Ciò che ha dato più soddisfazione è stato scoprire di essere capaci di entusiasmare qualcuno attraverso il racconto del nostro lavoro e vedere l’interesse e la felicità delle persone intorno a noi. Anche un ragazzo di prima media può far stupire e appassionare un adulto!

Margherita Busani e Vittoria Vincenzi

Durante l’open day l’aula di matematica era davvero affollata! Abbiamo incontrato tante persone curiose e attente ad ascoltare quello che avevamo da raccontare. I ragazzi si avvicinavano ai giochi matematici con uno sguardo stupito: abbiamo spiegato loro le regole dei diversi giochi, come ad esempio Dedalo, Hitori, Labirinto e Contatriangolo. Anche chi non conosceva questi giochi, dopo averne sentito la spiegazione, ha iniziato a giocare con entusiasmo!

È stata un’occasione per poter spiegare quello che abbiamo imparato; e, dovendolo spiegare, abbiamo noi stesse compreso meglio quello che stavamo facendo, aiutandoci tra di noi. È stato bello sfidare in questi giochi persone nuove e fino a quel momento sconosciute: le professoresse ci hanno assegnato questo compito, fidandosi di noi.

Teresa Giardiello e Anna Carlettin

Sabato 9 novembre, durante la presentazione dell’open day, abbiamo avuto l’opportunità di raccontare le nostre uscite didattiche, in particolare le visite alla Basilica di Sant’Ambrogio e al Castello di Avio.

Anche noi di prima, anche se con una certa timidezza, abbiamo presentato il nostro lavoro. I visitatori erano incuriositi e i ragazzi, futuri primini, hanno chiesto cosa ci piacesse della nostra scuola: abbiamo così potuto raccontare della vita a scuola. In alcune occasioni siamo stati noi ad imparare qualcosa dalle persone che ci ascoltavano: una signora ci ha parlato di una leggenda milanese, e una ragazza ci ha rivelato il significato di un affresco del castello di Avio.

Questa esperienza è stata particolarmente significativa: infatti, durante la spiegazione, i visitatori hanno posto domande non solo sugli argomenti di studio, ma anche sulla nostra vita scolastica; e anche noi, insieme ai visitatori, abbiamo potuto imparare qualcosa.

Cecilia Sturaro

© Fondazione Sacro Cuore

Made by MEKKO.ch