In visita alla Basilica di Sant’Ambrogio

 

Giovedì 10 ottobre, finite le lezioni, noi e i nostri compagni della classe II A, siamo andati a visitare la Basilica di Sant’Ambrogio, accompagnati dai prof. Cestaro e Castellani per iniziare il percorso di Arte & Tecnica.

Nel nostro tragitto abbiamo utilizzato i mezzi pubblici arrivando fino alla stazione di Lambrate a piedi, e poi salendo sul metrò fino alla fermata di “Sant’Ambrogio”.

Appena arrivati, siamo entrati subito nella Basilica e il prof. Cestaro ha incominciato a raccontarci la vita di Sant’Ambrogio. Quando nel 374 Sant’Ambrogio viene ordinato vescovo è un catecumeno cioè sta studiando il catechismo per poter essere battezzato. In quello stesso anno, il vescovo in cattedra muore e Ambrogio, governatore di Milano, cerca di portare calma  tra il popolo in subbuglio. Mentre sta parlando alla  folla, riunita in chiesa per eleggere il nuovo vescovo, una voce di bambino esclama:”Ambrogio vescovo!” e con lui un altro coro di voci.

Subito dopo Ambrogio riceve i Sacramenti e diventa vescovo di Milano. Alla sua morte gli abitanti della città decidono di dedicargli la chiesa che lui aveva fatto costruire in onore dei santi martiri e in seguito l’attuale Basilica costruita nei secoli  XI e XII.

Alla fine della spiegazione la prof. Castellani ci ha dato un quartino con alcune domande riguardo all’aspetto architettonico e artistico della Basilica e su cui provare a disegnare la pianta della chiesa vista dall’alto. Dopo aver compilato i fogli siamo andati a visitare la cripta in cui sono riposte le salme di Sant’Ambrogio e dei Santi martiri Gervasio e Protasio. Usciti dalla cripta abbiamo potuto vedere l’altare placcato da lastre d’oro raffiguranti la vita di Cristo, il cui retro è coperto da lastre d’argento raffiguranti la vita di Sant’Ambrogio, e nella zona absidale un magnifico mosaico.

L’uscita è stata un’esperienza interessante e utile, una possibilità per stare insieme,  imparando qualcosa di nuovo su un grande santo, anche se dopo una giornata di scuola  faticosa eravamo un po’ stanche. Questa visita ci è servita per imparare ad osservare aspetti tecnici, architettonici e artistici di un monumento molto importante della nostra città.

Sofia Balestra, Giulia Ostoni e Gaia Austoni

 

 

 

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