Mowgli: dal libro al teatro

 

Le classi seconde e i rispettivi professori di italiano hanno intrapreso la lettura de I libri della giungla, in particolare la sequenza di storie dedicate a Mowgli. Dopo aver finito il libro, gli alunni con i loro professori hanno incontrato l’attore Stefano Braschi per preparare una rappresentazione teatrale del testo.

Nella prima lezione Braschi ha chiesto ai ragazzi di interpretare Shere Khan la tigre zoppa, Bagheera la pantera nera, Baloo l’orso e infine mamma lupa. Al termine ha assegnato uno strano compito: realizzare, a piccoli gruppi, un plastico che rappresentasse una scena del libro o l’ambiente della giungla.

La volta successiva le classi seconde hanno presentato i modellini all’attore e lui li ha giudicati. Portando il plastico sul palcoscenico, alcuni hanno provato a realizzare la camminata zoppa di Shere Khan, altri hanno provato a diventare un lupo e lui si è congratulato con questi ragazzi.

Parlando con i professori Braschi ha chiesto di scegliere tre scene del libro da rappresentare nello spettacolo. Allora i professori e gli alunni hanno scelto tre episodi e in gruppo hanno tratto dai brani un copione. Successivamente Braschi ha dato dei suggerimenti agli alunni per correggere il loro lavoro: alcuni dovranno immaginare e portare dei costumi per rendere migliore la scena; altri  dovranno vestirsi da animali per rappresentare gli abitanti della giungla; altri ancora dovranno vestirsi da indiani; qualche gruppo deve proprio modificare il suo copione perché troppo breve o poco comprensibile al pubblico o troppo difficile da mettere in scena.

Riccardo Zagra

 

Insieme alla mia classe II A e alla nostra coordinatrice, la professoressa Marinzi, prima di Natale siamo andati nel teatro dell’Istituto a fare una lezione diversa dal solito. Lì abbiamo incontrato un attore, Stefano Braschi, il quale ci ha messo subito al lavoro per introdurre il laboratorio teatrale che ci porterà alla rappresentazione di fine anno.

Con Braschi stiamo facendo dei lavori molto coinvolgenti; ad esempio ci ha chiesto di realizzare dei plastici che raccontassero una scena del libro che stiamo leggendo nelle ore di italiano, I libri della giungla di R. Kipling. Il lavoro consisteva nel prendere una base del materiale a noi più congeniale e decorarla con carta crespa, carta velina, cartoncini, piccoli oggetti per riproporre una scena del libro.

Dopo, come compito a casa, ci ha detto di imparare a memoria il brano relativo al plastico che avevamo preparato; ci ha spiegato bene come e cosa dovevamo sapere della parte da studiare e poi a casa ognuno si poteva organizzare da solo oppure con un compagno per prepararsi alla presentazione della propria scena. L’idea di prepararsi insieme è subito piaciuta a molti studenti, perché quando si lavora insieme ci si diverte e si ottengono risultati migliori con meno fatica.

A me è piaciuto tantissimo lavorare con i miei compagni, non solo perché è stato un modo per conoscerli meglio, ma anche perché ho scoperto che sono molto simpatici e divertenti. È stato molto interessante anche incontrare Braschi, perché è capace di insegnare a noi ragazzi cosa significa lavorare nel teatro.

Vanessa Tosoni

 

 

 

 

 

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