Classi prime: un grande inizio

PISA – IL FASCINO DI PIAZZA DEI MIRACOLI
Dopo alcune ore di viaggio gli studenti di prima media hanno raggiunto sotto il sole cocente della città di Pisa la loro destinazione giornaliera: Piazza dei Miracoli.
I professori li hanno fatti sedere al centro della piazza, assieme ai ragazzi di seconda e terza, su un rigoglioso prato verde per ascoltare una breve presentazione del posto. Erano tutti concentrati, con il libretto degli appunti sulle ginocchia e le penne in mano.
Subito dopo si sono diretti verso i monumenti: la Torre, il Battistero e il Duomo. Hanno visitato per primo il Battistero che, con le sue caratteristiche architettoniche, il suo interno con tante colonne e un secondo piano per vederlo dall’alto, li ha stupefatti. È stato bellissimo! I professori non hanno semplicemente fatto vedere agli studenti il battistero, ma glielo hanno fatto capire.
Successivamente, hanno visitato il Duomo all’interno del quale hanno potuto assistere al canto melodioso degli studenti del coro del Sacro Cuore con i loro professori. Dopo di che hanno ascoltato la spiegazione sulla storia del Duomo e tutte le sue caratteristiche usando i sottocodici dell’architettura. Purtroppo, non hanno potuto visitare la Torre, ma si sono fermati un paio di minuti a fotografarla e ad ammirarla. In particolare, tutti sono rimasti affascinati dal fatto che nonostante sia così storta, dopo tanti secoli sia ancora in piedi.
Dopo aver visto i monumenti ed essere stati per molte ore al caldo sotto il sole, i ragazzi di prima media erano molto stanchi e assetati. Quindi, si sono incamminati lentamente verso i pullman dove hanno finalmente caricato i loro zainetti e si sono seduti esausti nei propri sedili. Il pullman li ha portati all’hotel dove avrebbero soggiornato durante tutto il periodo della Convivenza. Era stata una giornata miracolosa proprio come la Piazza dei Miracoli.
Gaia Liistro

MUSEO DI STORIA NATURALE DI CALCI – UNO SGUARDO AL PASSATO
Il secondo giorno della loro nuova avventura, i ragazzi di prima media hanno visitato il Museo di storia naturale di Calci, in provincia di Pisa.
In questo emozionante contesto hanno potuto osservare da vicino numerosi esemplari storici di specie animali provenienti da tutto il mondo, tra cui marsupiali, formichieri, cervi, stambecchi, antilopi e dinosauri a grandezza naturale.
Le esposizioni erano suddivise in varie gallerie: galleria dei rettili e degli anfibi, gallerie dei mammiferi, galleria delle ere geologiche, galleria dei predatori, gallerie dei cetacei.
Nella galleria dei cetacei, hanno osservato, con grande stupore, oltre a modelli a grandezza naturale di balene estinte, anche collezioni di scheletri di specie ancora in vita.
Affascinante è stata la vista degli ambienti naturali ricreati in tre grandi spazi.
I ragazzi si sono avvicinati al compito del paleontologo che riesce a ridare vita ai preziosi reperti storici ritrovati, sopravvissuti anche milioni di anni.
Sono stati altresì ammirate diverse specie di pesci viventi nel variopinto acquario d’acqua dolce del museo, il più grande d’Italia, suddiviso in cinque settori tra cui quello sull’evoluzione dei pesci.
Gli alunni hanno apprezzato molto questa esperienza perché si sono avvicinati con lo sguardo al passato.
Filippo Meroni

SAN GIMIGNANO – PASSIONE PER LA VITA NELLA CITTÀ DELLE 100 TORRI!
IL borgo medievale di San Gimignano è anche chiamato “città delle cento torri” per la moltitudine di torri presenti, delle quali gli abitanti sono molto fieri al punto di esagerare nel conteggio (le torri ad oggi intatte sono in realtà solo quattordici, anche se in origine erano ben settantadue). I professori vi hanno portato i ragazzi per introdurli al Medioevo che studieranno quest’anno.
È stato proprio in quest’occasione che ho capito di non essere più alla scuola primaria ma che stavo iniziando qualcosa di nuovo e più grande, con dei compiti più difficili da svolgere in autonomia e non sempre con l’aiuto dell’insegnante che ti guida in ogni passo. Mi è piaciuto andare in giro con i miei compagni per il borgo e mi ha interessato in particolare l’intervista al bottegaio: io e il mio gruppo abbiamo intervistato una signora che produce vasi, piatti e bicchieri in ceramica ma la nostra intervista è stata breve perché la signora sembrava un po’ spazientita e avevamo il timore che si innervosisse e non finisse di rispondere a tutte le domande.
Caterina Romeo

Il terzo ed ultimo giorno delle Giornate di Convivenza, ho puntato la sveglia presto per paura di perdere anche un solo istante, perché le ore scorrevano veloci ed erano intense.
Durante il viaggio verso San Gimignano, ho avuto la fortuna di essere seduto nelle prime file del pullman e di vedere bene il bellissimo paesaggio della città medioevale.
Quando scoprii che dovevo andare solo con un gruppo di amici in giro per San Gimignano, mi sono emozionato per la grande responsabilità che sentivo in quel momento. Avevo la possibilità di scegliere insieme agli amici del gruppo come agire ed ognuno aveva il suo ruolo a seconda delle sue capacità e dei suoi talenti.
In quelle ore, gustai la bellezza di avere degli amici di cui fidarsi e a cui dare aiuto.
La professoressa aveva dato degli obiettivi da raggiungere per conoscere i diversi aspetti della città di San Gimignano. Voleva fortemente completare questi obiettivi per la curiosità e per la fiducia che mi era stata data.
Nelle giornate di convivenza, mi sono emozionato ed entusiasmato, mi sembrava fossero passati anni dalla fine della scuola primaria, adesso mi sentivo davvero protagonista, le richieste erano maggiori, ma la sfida interessante.
Durante il viaggio di ritorno pensai che era stato bene anche senza i miei genitori e che mi ero sentito grande e responsabile, stanco ma felice.
Il pensiero andava già alla Convivenza 2019 e pensavo che il lavoro dei mesi seguenti sarebbe stato impegnativo e faticoso, ma le soddisfazioni sarebbero sicuramente arrivate.
Quando sono entrato in casa mi sentivo pieno di grinta e di energia e per me la vita era davvero bella!
Marco Marchese

© Fondazione Sacro Cuore

Made by MEKKO.ch