Un nuovo anno

Anche questo settembre, per cominciare l’anno al meglio, in ogni classe i professori hanno proposto la lettura di uno slogan, un indizio anticipatore su come affrontare le novità, volute o indesiderate, in arrivo. Succede di non coglierne il significato immediatamente, ma poco alla volta si acquisisce sempre di più la capacità di scovarlo anche dentro alle piccole e a prima vista insignificanti azioni di ogni giorno.

Per ritrarre l’immagine di quest’anno scolastico, è stata scelta una citazione dell’artista Cyprian Norwid, che disse “La bellezza è per entusiasmare al lavoro e il lavoro è per risorgere”. Questa frase parla di un desiderio, il desiderio si vedere ciò che è bello, ciò che suscita emozione, ed è proprio questa ricerca continua dello stupore e della meraviglia che spinge a costruire o a comporre qualcosa di proprio, che stimoli e provochi in chi lo guarda un brivido, una sensazione, e che come una catena, viene trasmesso da una persona all’altra, tramite un lavoro.

Ciò che è materiale però, si deteriora, si rovina, si ammacca, invecchia, e nessuno può cambiare questo, perchè è lo scorrere del tempo che sancisce il tempo rimasto. Prima o poi ogni lavoro o opera viene dimenticato o messo in un angolo, ma la forza che esso ha trasmesso non muore e non si spegne, perchè nonostante non sia concreta, rimane comunque tangibile per chi l’ha vissuta. É grazie a chi rimane colpito dalla bellezza che possiamo farla rinascere e che possiamo continuare a godere della vista di meraviglie e opere anche adesso.

Questo slogan ci vuole far capire come il nostro ruolo e ciò che facciamo è molto importante perchè ognuno di noi, nel suo piccolo, può aggiungere un tassello per avere l’occasione di vivere una gioia immensa vedendo la bellezza risorgere.

Francesca Maffioli, IIIB

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