Un film da vedere: Senna
Durante la Bottega dello sportivo nel primo trimestre, gli studenti partecipanti delle classi terze, guidati dal professor Lucio Faré, hanno guardato alcuni film dedicati a sportivi e al mondo dello sport. Tra i vari film consigliano a tutti vivamente la visione del film Senna. Ecco le motivazioni presentate in una sintetica scheda:
TITOLO del FILM: Senna
REGIA: Asif Kapadia
ATTORI: Ayrton Senna
PRODUZIONE: Universal Pictures, Studio Canal, Working Title Films
DISTRIBUZIONE: Universal Pictures
PAESE: Gran Bretagna 2010
FORMATO: Colore
AMBIENTAZIONE (TEMPO E SPAZIO): Il mondo della formula 1 negli anni 80-90 .
TRAMA
Il film percorre la vita di Ayrton Senna attraverso interviste ad amici, famigliari e al protagonista. Ayrton debuttò in Formula 1 con la Toleman nel 1984, facendosi subito notare nel gran premio di Monaco. L’anno dopo passò alla Lotus e tre anni dopo alla McLaren. Con questa scuderia vinse tre titoli mondiali. In quegli anni si evidenziò la rivalità con Prost, che divenne una vera guerra anche a causa della maggiore influenza che Prost aveva sui capi della Formula 1. Senna però diventava in breve tempo una star, facendo conoscere a tutto il mondo la situazione del Brasile, la sua fede in Dio e la sua umiltà. La sua morte, durante il gran premio di Imola, inaspettata, e il suo funerale concludono il documentario.
TEMATICA PREVALENTE
La vita di Ayrton Senna, le prime gare in go-kart, l’ingresso in Formula 1, i primi successi,la sua fede in Dio, la sua umanità.
ALTRE TEMATICHE
La famiglia, la situazione del Brasile.
GIUDIZI PERSONALI
“Questo film ci è piaciuto molto perché noi non conoscevamo chi era Senna e ci è piaciuto come ha affrontato l’odio nei suoi confronti da parte di Prost e dei capi della formula 1, che arrivano a togliergli ingiustamente un titolo mondiale. Ci è piaciuto anche l’amore che aveva per la sua terra nonostante le ingiustizie del Brasile. È un documentario ben fatto perché non si accontenta di descrivere i successi di Senna, ma parla proprio dell’uomo. Lo consigliamo a tutti i nostri amici.”
“Di questo film mi ha colpito una sola cosa: un uomo considerato un uomo normale può scoprire in sé dei talenti immaginabili, e se li sfrutta bene possono portargli gioia e felicità. Per questo ne consiglierei vivamente la visione a tutti.”
“Questo film per noi è stato molto significativo perché ci ha fatto capire quanto possa valere la vita per una persona. Ayrton era disposto ogni giorno a rischiare la vita per una cosa che amava. Oggi in classe abbiamo parlato della vita di Steve Jobs, anche lui era consapevole che per vivere al meglio ogni cosa devi rischiare il tutto per tutto. Ci ha colpito molto anche il modo in cui Senna era legato ai suoi fan e al Brasile, concedeva sempre interviste e non si vergognava del suo paese pur essendo questo molto povero. Ayrton Senna era un grande uomo, oltre che pilota, e abbiamo molto da imparare da lui.”
“Questo film ci è piaciuto molto perché basato su fatti realmente accaduti con video ed audio originali delle gare di Senna. In questo film si vede il rapporto fra l’uomo e Dio, attraverso l’esperienza di Ayrton, che ha un legame unico e speciale con Lui come se fossero due amici. Uno dei due fatti che ci hanno colpiti in modo particolare è che la mattina prima della gara fatale Ayrton Senna sapeva che Dio gli avrebbe fatto il regalo più grande di tutti: Lui stesso; il secondo è che lo sterzo che lo colpì lo prese in un punto fatale, cioè, se lo avesse colpito anche solo dieci centimetri più in alto o in basso lui si sarebbe salvato. Un altro fatto bello del film è che si vede con che spirito Senna affronta ogni cosa: gare e vita; non si sente mai completo, sa che deve sempre migliorare. Questo film lo consiglieremmo, in primis agli appassionati di formula 1, ma anche agli uomini che vogliono imparare a vivere, perché Senna è uno dei rari esempi di vita. Nel finale Alan Prost decide di sostenere la fondazione di Senna, ormai morto; un gesto strano dato che erano acerrimi rivali in pista ed in politica”.
A cura di Alessio Ceresa, Filippo Landi e Pietro Di Chio di 3^ A, Luca Picelli Fiore di 3^ B, Elena Morosi, Carla Barenghi e Carlo Merico di 3^ C