Lo hobbit
Lo hobbit- Un viaggio inaspettato è sicuramente uno dei film più attesi di questo inverno. È un film che combina azione e avventura, ma forse qualcuno può considerarlo non all’altezza, soprattutto chi come noi ha letto e amato il libro di Tolkien. Lo hobbit è una lettura classica della nostra scuola e viene proposta in prima media. Così, all’uscita del film prima delle vacanze natalizie, noi di seconda, accompagnati dai nostri professori, siamo andati a vederlo.
Il protagonista è Bilbo Baggins, un mezz’uomo dall’aspetto goffo e pacifico. Uno hobbit abituato alla quiete della sua casa sotto la collina non si sarebbe mai aspettato di diventare il protagonista di una delle avventure più belle e seguite del 2012! Cosa non scontata per il cinema e la letteratura di oggi in cui i protagonisti sono eroi fatti e finiti che non cambiano mai, e nei libri sono descritti come uomini già pronti a tutto. E questo è per noi uno dei principali punti di forza del film: un eroe che all’inizio non vale niente e che deve imparare tutto sul campo.
L’avventura si svolge in uno scenario arricchito dal tocco di Peter Jackson e sin dai primi momenti del film si può godere del suo capolavoro artistico: dai grandi scenari naturali in cui è ambientato il film, ai dettagli delle animazioni e degli effetti speciali. In qualche modo il regista e lo scrittore sono collegati dalla stessa passione per il fantasy, solo che Jackson, nel tentativo di creare qualcosa che rispecchiasse alla perfezione il capolavoro tolkieniano, arriva a stravolgerne alcuni spunti, forse influenzato dagli altri film action/adventure il cui fulcro sono gli effetti speciali.
Ma, visto il brusio riscosso sia sul web che in sala, è giusto spiegare minimamente la trama. L’avventura inizia raccontando tutta la storia dei nani nella loro fiorente città sotterranea Erebor, ricca di oro e pietre preziose. Dopo un lungo periodo di prosperità seguì la rovina perché un terribile drago, Smog, entrò nella città impadronendosi del tesoro. Dopo l’occupazione della città da parte di Smog, un altro nemico si scontra contro il popolo dei nani: gli orchi. Questi, guidati dal temibile orco bianco Azog nel tentativo di conquistare la città, iniziano una guerra in cui purtroppo cade morto il re dei nani, ucciso dall’orco bianco stesso. Il figlio Thorin cerca di vendicarlo e nel combattimento, usando un tronco di quercia come scudo (bellissimo collegamento con il suo nome), gli taglia di netto una mano. I nani sopravvissuti, vedono in Thorin la guida che cercavano per il loro riscatto, degno anche del trono sotto la montagna come successore di suo padre. Da allora inizia la ricerca dell’ultimo compagno per la missione più importante della loro vita: salvare il loro regno da cui erano stati scacciati dopo secoli di prosperità. La scelta ricade su uno strano e originale personaggio: uno hobbit di nome Bilbo Baggins.
È un film a nostro parere da non perdere, sia per gli amanti della saga del Signore degli Anelli, sia per gli amanti dei film da avventura. La cura che è stata messa in atto per produrre un tale risultato è notevole, ma alcune parti sono molto diverse dal libro e a nostro parere lo sminuiscono leggermente. Uno degli esempi più evidenti è la battaglia dei giganti di pietra. Nel libro sono descritti come giganti di dimensioni ridotte che lanciano i massi giù dalla rupe, come una specie di battaglia. Tutt’altra cosa nel film, i giganti impegnati in una drammatica battaglia dove moriranno tutti sgretolandosi, sono rappresentati in modo grottesco ed esagerato, Tra i personaggi ci sembra che quello meno indovinato sia Radagast il Bruno, il mago dei boschi. Esso, descritto nel libro come un uomo saggio, con una grande conoscenza della natura e degli esseri viventi, nel film è invece rappresentato come un uomo ammattito dalla solitudine nella foresta. Addirittura si può arrivare a dire che non sembra un mago, ma un folle eremita nascosto nella foresta.
In conclusione, nonostante qualche pecca, possiamo dirvi con certezza che se volete condividere con amici e parenti la copia digitale di uno dei più grandi classici di tutti i tempi, non vi preoccupate perché sono soldi e tempo spesi bene. Da vedere!
Tommaso Gelmi & Samuele De Caprio