Trieste
Il secondo giorno della convivenza di aprile i ragazzi di terza si sono recati a Trieste, città dalla lunga storia fino a diventare porto cruciale dell’impero asburgico e infine annessa all’Italia dopo la Prima guerra mondiale, per ricercare con gli occhi del poeta Umberto Saba le sue bellezze nascoste.
Abbiamo cominciato a conoscere Trieste dalla sua più famosa piazza aperta sul mare: piazza Unità d’Italia. Dopo una breve introduzione, ci siamo divisi in due gruppi e ci siamo incamminati per iniziare ad osservare e capire il luoghi cari al poeta.
Il nostro gruppo, diretto dalle professoresse Marinzi e Castellani, ha iniziato dal molo Audace, frequente meta del poeta che così lo descrive “Dove mai più solo mi sento e in buona compagnia che al molo San Carlo, e più mi piace l’onda e il lido?“. Qui anche noi ci siamo messi in gioco scrivendo i nostri componimenti.
Il molo
Il rumoroso silenzio del molo,
nessuno parla ma tutto si muove
e vive,
riempie le orecchie e il cuore.
Sai come è fatto il mare
sai come è fatta la terra
ma ti si presenta in modo
totalmente nuovo
come un bambino
che apre gli occhi
per la prima volta.
Dal mare ci siamo poi diretti alla città vecchia dove, risalendo le silenziose e strette vie, abbiamo raggiunto il cantuccio preferito in cui Saba andava a pensare e a scrivere. Qui la professoressa ci ha letto tre poesie: Trieste, Tre vie e Città vecchia per immedesimarci con il poeta. E anche qui abbiamo avuto un po’ di tempo a disposizione per scrivere.
Città vecchia
Un rumore che prima intenso
si sbriciola nel solo sbatter d’ali,
le fredde strette vie di pietra
aprono un misterioso velo scuro
sulla vecchia città
La calma e la solitudine mi invadono,
pensieri
cominciano ad affiorarmi
alla mente
giacché
l’appartato e affettuoso luogo
stimola
la vita.
Senza titolo
Vieni a sentire
come
le case sole
ti chiudono
nel loro
geloso
abbraccio.
Dove
lascerai parte del tuo respiro.
Nel pomeriggio abbiamo fatto il disegno dal vero su tela con la tecnica dei colori ad olio, appostandoci negli scorci che più ci avevano colpito nel corso della mattinata. Questo lavoro è continuato in queste settimane in classe nelle lezioni di arte. La scrittura e il disegno si sono rivelati un nuovo modo per guardare e conoscere.
Chiara Berra e Anna Ainio