Il romanzo d’avventura in seconda C
La seconda media C ha iniziato già questa estate il lavoro di narrativa: i compiti assegnati ci hanno introdotto il percorso che avremmo svolto in questa prima parte dell’anno sui romanzi d’avventura. In giugno ci è stato lasciato dal professor Grava un compito: leggere due romanzi d’avventura capendoli a fondo e poi presentarli per iscritto.
Quando siamo tornati a scuola, abbiamo cominciato un lavoro di comprensione sui romanzi e, per capire meglio, abbiamo sviluppato molti temi sui personaggi, sugli eventi e sul paesaggio nel romanzo d’avventura; abbiamo capito come questi elementi determinano o possono determinare il romanzo.
Alla domanda “Cosa pensi del lavoro che stiamo svolgendo sull’avventura?”, un alunno (Pietro Guazzarri) ha risposto: “Dopo esserci interessati al lavoro sul lessico dell’avventura, ci stiamo dedicando a un lavoro di comprensione dei romanzi, che mi sta interessando molto. Credo che il prof. Grava ci stia facendo capire molto bene ciò che dobbiamo tenere a mente mentre leggiamo, lavoriamo e scriviamo temi sui romanzi d’avventura”.
A me il genere avventura piace molto e consiglierei a chi lo volesse incontrare i due libri che ho letto quest’estate, ambientati in tempi e luoghi assai diversi:
– Il Corsaro Nero di Emilio Salgari, perché i suoi protagonisti, corsari abituati all’imprevisto, trasmettono al lettore la passione per il rischio;
– Il richiamo della foresta di Jack London, perché, al contrario, il protagonista, un cane lupo, è abituato a una vita tranquilla e l’avventura capita come una cosa nuova, sconosciuta e fuori dall’ordinario. Il che trasmette al lettore l’idea che l’avventura non sia solo per alcuni, ma sia una possibilità per tutti.
Michele Bigoni