Avventura all’Acropark
Le classi seconde, per vivere un’avventura e per mettersi alla prova, il secondo giorno della convivenza a Brentonico sono andate all’Acropark, in altre parole un insieme di percorsi aerei tra gli alberi da affrontare imbragati. Appena partiti, gli studenti si vantavano di essere coraggiosi e abilissimi acrobati, ma al terzo percorso, a venti metri d’altezza, molti si fecero prendere dal panico e volevano tornare indietro. L’incoraggiamento degli amici, i consigli delle guide e un pizzico di orgoglio diedero la forza anche ai più paurosi di superare il senso di vertigine e di arrivare al temibile percorso rosso. Insomma è proprio vero che per trovare fiducia in se stessi occorre qualcuno che creda davvero in te!
Riccardo Santarelli
Per i coraggiosi alunni di seconda è stata un’avventura bellissima perché insolita e molto divertente. Quando erano sugli alberi alcuni erano terrorizzati, certo, ma godevano di una bellezza straordinaria, perché, come dice Jovanotti: “la vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare”. Ognuno aveva in mente questo concetto che usava come incoraggiamento, perciò come veri arrampicatori, sono andati fino in fondo senza arrendersi.
Camilla Todisco
Un’esperienza magnifica l’Acropark, un insieme di percorsi da effettuare sospesi tra gli alberi. Le guide locali hanno proposto un percorso di prova, durante il quale hanno spiegato l’utilizzo dell’attrezzatura. Il parco presenta in tutto tre percorsi, graduati rispetto alla difficoltà. Ogni studente poteva fare un percorso a scelta, per mettere alla prova le sue abilità. Nei percorsi la paura si faceva sentire, soprattutto nel terzo, che ha un’altezza notevole. Lo scopo era di superare le varie prove sugli alberi per arrivare all’ultima tappa, la più divertente, ovvero la carrucola, una corda a cui ci si attacca per scendere con velocità. Quando si tocca terra dopo l’ultimo percorso ci si sente soddisfatti per i risultati ottenuti e i rischi superati.
Angela Berrettino