Dammi una leva e solleverò il mondo

 

Gli “scienziati” delle classi seconde e terze hanno presentato il loro lavoro ai visitatori dell’open day per mostrare quanto fatto e studiato durante il primo modulo di scienze. L’aula, organizzata come un vero e proprio laboratorio scientifico, era divisa tra le attività degli studenti di seconda e quelle dei ragazzi di terza media che lavoravano su argomenti diversi.

Da una parte gli alunni delle seconde spiegavano i loro esperimenti riguardanti le trasformazioni chimiche o fisiche e ciò che accadeva durante la sperimentazione. Siamo in presenza di una trasformazione o reazione chimica quando delle sostanze, i reagenti, venute a contatto danno luogo alla formazione di sostanze nuove, i prodotti, la cui struttura molecolare è diversa da quella dei reagenti. Si parla invece di trasformazioni fisiche quando c’è un cambiamento che è solo apparente e temporaneo, quindi i materiali in gioco non producono “nuove” sostanze.

Le terze hanno lavorato facendo esperimenti differenti e usando materiali diversi. Alcuni alunni hanno spiegato ai visitatori le leggi fisiche che sono alla base del galleggiamento o meno di un oggetto immerso in acqua, facendo riferimento alla spinta di Archimede, al concetto di massa, volume e peso specifico; altri ragazzi hanno spiegato usando semplici materiali, il principio che sta alla base dell’equilibrio di una leva. Infine un terzo gruppo ha spiegato il funzionamento di modelli riferiti alle macchine progettate da Leonardo Da Vinci, costruiti dai ragazzi dopo la visita al Museo della Scienza e Tecnica di Milano.

Ciò che più ha colpito i visitatori è stato il coinvolgimento nel lavoro da parte degli studenti, che sono riusciti a spiegare e a mostrare le attività che si svolgono durante il laboratorio di scienze.

Elia Teot

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