Convivenza di inizio anno: grandi orizzonti

L’anno scolastico, alla scuola media del Sacro Cuore, si inaugura con una convivenza di più giorni a cui partecipano tutte le classi con i loro insegnanti, come gesto di accoglienza e di avvio del lavoro. Quest’anno tre splendide giornate il 27, 28, 29 settembre a Brentonico in Trentino!
Il tempo delle tre giornate si è articolato in percorsi di visita per livelli di classe per introdurre il lavoro didattico delle diverse discipline, in momenti di gioco e in gesti comuni di condivisione tra tutti gli studenti e i professori.

Una fantastica escursione
Il giorno 28 settembre nel mezzo della convivenza, tutte le classi sono partite per un’escursione in montagna, per trascorrere una giornata insieme e condividere un’esperienza unica.
I ragazzi insieme ai professori e alle guide alpine, hanno percorso ben venti chilometri, compiendo un itinerario ad anello in cui hanno potuto osservare un ambiente naturale molto interessante dal punto di vista botanico e geologico e scoprire gli avamposti militari costruiti dagli Austriaci e usati nel 1915, all’inizio della prima guerra mondiale. Particolarmente suggestivo il tratto lungo il Corno della Paura che si snoda a strapiombo sulla valle dell’Adige
A metà del percorso le classi si sono fermate a pranzare: i ragazzi hanno usufruito della pausa per dialogare e scambiare le proprie impressioni e hanno avuto la possibilità di cantare in coro insieme ai professori alcuni celebri canti degli Alpini. Questo momento è stato apprezzato da tutti.
Sulla via del ritorno gli studenti di terza sono saliti alla cima Vignola dove, a 2000 metri, hanno goduto della vista di un panorama magnifico sulle montagne del Trentino Alto Adige.

Gabriele Sacco

Un incontro significativo
In una serata della convivenza d’inizio anno i ragazzi hanno incontrato Giacomo Gentile, un giovane operatore che lavora presso l’Associazione Pro Terra Sancta, un ente no profit che si occupa della manutenzione e cura dei luoghi santi, del sostegno delle comunità cristiane e della contribuzione a progetti di aiuto per la popolazione sia cristiana sia musulmana.
Giacomo ha presentato il progetto che sta seguendo ad Aleppo, in Siria, con diverse iniziative per aiutare e sostenere le vittime della guerra. Nelle settimane precedenti l’incontro era stato appunto nella città siriana per verificare se i diversi progetti erano realizzabili, come poterli mettere in atto e come far arrivare i finanziamenti. Ha raccontato del suo viaggio, di come le persone vivono questo periodo dopo la lunga guerra, di come preferiscono uscire di casa per stare con le altre persone e rischiare, piuttosto che starsene in casa da soli pieni di paura.
Quello che ha colpito di più gli studenti è stato il paragone tra le loro lamentele, magari per cose futili, e vedere come tutti i bambini e le persone che vivono ad Aleppo, pur avendo poco ed essendo in una difficile situazione, non si lamentano mai e hanno sempre il sorriso. Nonostante le case abbattute e la loro città distrutta non si lamentano di quel poco che hanno, al contrario ne sono contenti, pensando che sia meglio avere poco che niente.
Per questo va pensato come un incontro significativo, perché è stata un’occasione per cambiare il modo di vedere certe cose e allargare gli orizzonti.

Greta Onnis

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