Giuseppe Ungaretti in scena

Il sipario è chiuso, nella platea regna il silenzio e gli attori si stanno preparando.
Open day, 11 novembre 2017, viene messo in scena un insolito spettacolo ideato dalle terze medie. Il protagonista è Giuseppe Ungaretti, un importante poeta del Novecento.
Gli studenti, leggendo e analizzando le poesie scritte durante la Prima Guerra Mondiale da Ungaretti, si sono resi conto che questi scritti potevano diventare il copione di uno spettacolo teatrale. Infatti, le battute recitate sono scritte proprio dai ragazzi, che, impressionati da alcune frasi di Ungaretti, hanno deciso di condividerle con un pubblico a cui trasmettere anche le loro sensazioni.
Nello svolgersi dello spettacolo si alternano momenti di grande tristezza e cupezza, a momenti d’incertezza e di morte; tutti questi elementi sono accomunati da una grande idea: la fragilità umana. Lo spettacolo, breve e sottile, ha il suo punto forte nell’intensità con cui scopre il segreto nascosto in ogni uomo.
La regia dei professori, le luci e gli allestimenti, hanno creato la giusta atmosfera affinché gli attori potessero esprimersi al meglio, rappresentando situazioni ed emozioni.
La trama è suddivisa in tre parti: la prima molto cupa, stanca e piena di tristezza, di morte. La seconda ricrea una scena di “botta e risposta” in cui si alternano spezzoni di poesie e spiegazioni dettagliate, nella terza una poesia chiude la recitazione.
I ragazzi si sono immedesimati in profondità nel ruolo assegnato, ottenendo un risultato straordinario. Ogni volta che un ragazzo finiva di recitare una battuta e rientrava “dietro le quinte” tirava un sospiro di sollievo insieme ai compagni per la buona riuscita della scena!
Un fragoroso applauso ha accolto la conclusione della rappresentazione, ripagando le fatiche dei ragazzi e terminando al meglio l’open day.

Ludovica Rolla

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