Kosovo: dieci anni di rinascita
Quest’anno il Kosovo celebra il decimo anniversario della proclamazione di indipendenza dalla Serbia, avvenuta il 17 febbraio 2008. Un avvenimento importante per la mia famiglia di origini Kosovare e, per me, l’occasione di approfondire le origini della mia storia e raccontarla ai miei compagni.
Dal punto di vista geografico il Kosovo è un territorio prevalentemente montuoso senza sbocco al mare, compreso tra la Serbia a nord-est, il Montenegro a ovest, l’Albania a sud-ovest e la Macedonia a sud-est, caratterizzato da un clima prevalentemente continentale, con estati calde e inverni freddi.
Il Kosovo fece parte in età antica dell’Impero Macedone, dell’Impero Romano e di quello Bizantino, poi, colonizzato dagli Slavi, divenne parte del regno medievale di Serbia e dell’Impero serbo. Con la frammentazione di questo, dopo il 1389, il Kosovo passò sotto dominio ottomano per cinquecento anni.
Dopo le guerre balcaniche del 1912-13 venne riannesso al Regno di Serbia, assieme al quale partecipò alla storia della Jugoslavia nel corso del ‘900.
L’attentato che diede il via alla Prima Guerra mondiale avvenne a Sarajevo, per mano di un giovane bosniaco che rivendicava l’annessione della Bosnia alla Serbia contro l’impero asburgico. Alla fine della prima guerra mondiale si formò un grande stato chiamato Jugoslavia costituito dal regno di Serbia, di Slovenia e di Croazia.
Nel 1945, dopo la seconda guerra mondiale, prese il potere il generale Tito instaurando una dittatura comunista. Una decina di anni dopo la sua morte, tra il 1991 e il 2001, la Jugoslavia si sgretolò perché gli stati che la costituivano entrarono in conflitto tra di loro alla ricerca dell’indipendenza, conflitto che degenerò in scontri etnici e religiosi.
In Kosovo il conflitto fu molto aspro con grande spargimento di sangue perché gli Albanesi, emigrati nel corso del ‘900 in cerca di lavoro, volevano l‘autonomia dalla Serbia che invece non voleva rinunciare a un territorio considerato la culla storica della sua tradizione cristiano-ortodossa.
Una particolarità che contraddistingue, oggi, la società del Kosovo è la convivenza pacifica e rispettosa della religione cristiana e musulmana. Per esempio nella città di Ferizäi sono affiancate una chiesa e una moschea, divise soltanto da un giardino in cui le famiglie si ritrovano e i bambini cristiani e musulmani giocano insieme.
Per presentare la storia della mia famiglia vi riporto questa breve intervista fatta a mio zio Arber:
«Di dove è originaria la vostra famiglia?
La nostra famiglia è originaria dal Kosovo, per la precisione di Prishtina.
Perché la vostra famiglia si è trasferita in Italia?
Perché la guerra era alle porte e per avere una vita migliore.
Come vi siete trovati nel nuovo paese?
Ci siamo trovati bene e ci siamo sentiti accolti.
Quali difficoltà avete incontrato? Come le avete superate?
All’ inizio la difficoltà era la lingua italiana che non sapevamo parlare. Abbiamo superato questa difficoltà impegnandoci nello studio e interagendo con le altre persone.
Avete nostalgia del vostro paese?
Sì, abbiamo nostalgia del nostro paese, ci mancano soprattutto le nostre tradizioni e la terra.
Quando tornate nel vostro paese?
Torniamo due volte all’anno, nei periodi estivi.
Vorreste tornare a vivere in Kosovo?
Per adesso no, in futuro non si sa!»
Gavrosh Zeneli