Le classi prime in convivenza
Per i ragazzi di prima l’avvio della scuola media è un’assoluta novità da tutti i punti di vista: ambiente nuovo, tante materie, nuovi professori, nuovi libri ma, forse, la sorpresa più grande è la convivenza di inizio anno. Tre bellissime giornate di settembre in cui gli studenti hanno esplorato alcuni interessanti luoghi intorno a Brentonico: il Castello di Avio, il monte Altissimo e lo Zoo Safari di Bussolengo.
Un tuffo nel passato: il Castello di Avio
Il primo giorno della convivenza, noi studenti di prima, siamo andati a visitare il castello di Avio. All’inizio abbiamo svolto attività didattiche: ci siamo divisi in due gruppi e abbiamo iniziato a conoscere i primi aspetti dell’araldica, che è lo studio e l’interpretazione degli stemmi. Ogni simbolo e ogni colore ha un significato: per esempio, il leone e il colore rosso significano forza e coraggio. Poi, la guida ci ha portato in una stanza dove ciascuno ha realizzato il proprio scudo. Io, sul mio scudo, volevo simboleggiare l’idea che non esiste una fine ma che in ogni fine c’è già un inizio. Per questo ho scelto di disegnare il sole e la luna perché la fine di ogni giorno porta in sé l’alba di un nuovo inizio. Questo esempio può essere paragonato a quello che stiamo vivendo noi di prima media. Alla fine della classe quinta ho pensato che avrei dovuto lasciare le mie maestre e forse alcuni miei compagni: in realtà quella fine è stata l’inizio di una nuova avventura, che sono le medie.
Nel pomeriggio il nostro gruppo si è diviso e ad ogni gruppo è stata presentata una parte del castello che poi avrebbe dovuto spiegare agli altri compagni. Io ero nel gruppo della Casa delle Guardie. L’edificio esternamente non era né decorato né imponente. Le stanze al piano superiore erano riccamente decorate e servivano alla famiglia Castelbarco per ricevere gli ospiti importanti. La prima si chiama stanza delle Losanghe; il nome deriva dalle pareti affrescate su cui sono disegnate delle losanghe che sono dei disegni geometrici a forma di rombo scalinato al cui interno erano state scritte delle lettere. La leggenda narra che i condannati a morte avevano una chance di salvarsi: da bendati dovevano toccare le lettere scritte nelle losanghe e se riuscivano a formare una frase di senso compiuto avevano salva la vita. Io però sono rimasto interessato in particolare dalla seconda stanza, nella quale erano stati dipinti degli affreschi riguardanti delle scene di guerra della famiglia Castelbarco. Poi ci siamo riuniti con agli altri gruppetti e abbiamo spiegato loro la Casa delle Guardie.
La gita al castello di Avio mi è piaciuta molto e mi ha fatto pensare allo slogan dell’anno: “La bellezza è per entusiasmare al lavoro, e il lavoro è per risorgere.” Infatti è proprio vero che vedere e fare cose belle fa venir voglia di lavorare. Mi è piaciuto molto anche stare insieme ai miei compagni e divertirmi con loro, infatti le convivenze servono per “convivere, condividere” e conoscere persone nuove: io, ad esempio, ho avuto l’occasione di conoscere un nuovo compagno.
Pietro Lodi, IB
Allo Zoo Safari di Bussolengo
Durante questi tre bellissime giornate, particolarmente emozionante è stata la visita allo Zoo Safari di Bussolengo. Appena arrivati, siamo entrati nella zona safari, che doveva essere percorsa in pullman, perché gli animali erano liberi. Io non ne vedevo neanche uno, ma, a un certo punto, mi sono accorta che due giraffe altissime stavano rincorrendo il pullman; come se non bastasse…aiuto! Un rinoceronte ci carica! Guarda: c’è un leone! Speriamo che non si muova! Wow…guarda quelle scimmiette come si arrampicano velocemente! Sembrava proprio di essere in una giungla!
Dopo aver oltrepassato tutta la zona safari, siamo scesi dal pullman per ammirare altri animali, che stavano nei loro recinti. Per ognuno di questi, la guida ci dava molte nuove informazioni, che nessuno della mia classe fino a quel momento sapeva; per esempio, chi l’avrebbe detto che il leopardo delle nevi ha la coda così spessa per proteggersi dal freddo? Mi hanno stupito le versioni giganti di molti animali che, normalmente, si vedono in piccole dimensioni, come, ad esempio, la Testuggine delle Seychelles, il Drago di Komodo e la Morpho Menelaus, una meravigliosa farfalla azzurra.
Dopo la pausa pranzo, la professoressa di matematica ha consegnato a ciascuno di noi la mappa dello zoo, sulla quale erano segnati alcuni animali da cercare: trovati, dovevamo farne un disegno scientifico e scrivere due caratteristiche salienti per ogni animale. Questa attività mi ha permesso di imparare meglio l’uso della mappa e di conoscere di più i miei compagni, quando c’era da chiedere un aiuto.
Grazie a questa esperienza, ho potuto allargare il mio sguardo sul regno animale, la cui conservazione è un dovere per l’uomo. Ho capito inoltre che occorre farsi continuamente delle domande per approfondire sempre di più la conoscenza del Creato che mi circonda. Sicuramente questa esperienza è stata per me entusiasmante: infatti, ho visto cose nuove e belle con uno sguardo diverso; ho conosciuto i miei professori e i miei compagni in un altro ambito rispetto a quello scolastico e le attività che abbiamo svolto e che approfondiremo in classe mi aiuteranno a crescere e a maturare. Sono proprio curiosa di proseguire il mio cammino insieme ai miei compagni e ai miei insegnanti.
Maddalena Poppi, IB