Il Giorno della Memoria

21/02/2022
Il 27 gennaio abbiamo approfondito il giorno della memoria guardando in classe il video di Sami Modiano, un ebreo sopravvissuto ai campi di concentramento.

Cos’è il Giorno della Memoria?

È il giorno in cui è avvenuta la liberazione degli ebrei dai campi di concentramento da parte degli americani. Gli ebrei erano considerati inferiori rispetto ai tedeschi e allora venivano portati nei campi di concentramento dove spesso non ne uscivano vivi.

Per riconoscerli gli ebrei indossavano il loro simbolo, ossia la Stella di David.

Cos’è un campo di concentramento?

Il campo di concentramento è un luogo dove venivano deportati gli ebrei e dove venivano maltrattati e per la maggioranza uccisi. All’arrivo gli uomini vengono divisi dalle donne, le famiglie venivano separate e ognuno prendeva una strada diversa. Gli ebrei erano tenuti in vita fino a quando riuscivano a lavorare poi venivano usati come cavie o uccisi. Infatti erano costretti a dei lavori forzati. All’interno dei campi gli ebrei venivano riconosciuti con dei numeri incisi sulla pelle.

I maggiori campi di concentramento, i più violenti e i più grandi erano quelli di Auschwitz e Birkenau.

La storia di Sami Modiano

Sami Modiano è di origine ebrea. Da piccolo viene deportato nel campo di concentramento di Birkenau insieme a suo padre e a sua sorella. Appena arrivato viene strappato con forza da sua sorella che non vede più per qualche giorno. Poi si ritrovano anche se un muro spinato divide le loro vite. Anche lui è costretto a lavorare duramente pur essendo solo un ragazzo, la cosa che lo conforta è vedere tutte le sere suo padre quando tutti e due tornano dal lavoro.

Dopo la morte di mia sorella e di mio padre continuavo a chiedermi: perché loro ma non io? Questa domanda si faceva sempre più accesa nella mia mente ma soprattutto nel mio cuore.”

Mi risuonavano nella testa le parole di mio padre: Sami tu ce la puoi fare ne uscirai vivo.”

Sami era allo stremo, non ce la faceva più e proprio un giorno tutto finisce, gli alleati irrompono in Germania e viene salvato. Sami si ritrova a soli 13 anni costretto a vivere da solo senza sua sorella e suo padre.

La storia di Sami ci ha fatto vedere delle terribili sofferenze che gli ebrei sono stati costretti a sopportare ingiustamente. Tutta questa violenza è impressionante e la giornata della memoria ci serve sia per ricordare quel che è accaduto che per rendersene conto e non permettere che accada più.

Sofia Chiesa 

Nicolò Bisi

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