“Sorprendendo dei punti attorno a noi dove la luce della pace vince sul buio del male.”

07/03/2022
A seguito degli avvenimenti che stanno accadendo in Ucraina, Papa Francesco ha chiesto a tutti, credenti e non credenti, di fare una giornata di preghiera e di digiuno per la pace. Per questo motivo, mercoledì 2 marzo, gli studenti delle medie e del liceo si sono riuniti in giardino durante l’intervallo insieme ai docenti, ai presidi e al rettore in un momento di preghiera. Ecco alcune testimonianze dei ragazzi delle medie.

Non solo abbiamo pregato, ma abbiamo chiaramente esposto la nostra posizione di affidamento a Dio, di desiderio di pace e unità.  Inoltre, non pregavo solo per gli ucraini, ma anche per me e per tutti gli italiani, perché avevo e ho paura, che dopo una pandemia mondiale possa arrivare anche la guerra a sconvolgere ancora di più le nostre vite. Spero vivamente che le nostre preghiere siano ascoltate per risparmiare un popolo e cambiare la storia.

Olivia, prima media 

 

Questo momento è stato importante perché sentire la parola “guerra” mi fa paura, subito mi vengono in mente alcune delle cose più brutte che possono capitare. Perciò pregare insieme è un modo ancora più bello per chiedere la pace in Ucraina e guardare anche la mia paura. La pace per me è quando le persone si aiutano, si proteggono e si vogliono bene e quindi non si fanno del male. È bello poter pregare insieme perché ci aiutiamo ad affrontare quello che sta accadendo e siamo una voce sola che il Signore ci ascolta ancora di più.

Sofia, prima media 

 

Sono arrivata a questo momento grata, infatti in questo periodo avevo bisogno di un momento così intenso di preghiera perché sono sicura che il Signore ci ascolta. Sono rimasta molto colpita quando tutti si sono inginocchiati: è stato un momento così intenso in cui credo che tutti, anche quelli che erano distratti, si sono accorti che accadeva qualcosa di importante e che vi partecipavano anche loro. Il mio modo di dare un contributo alla pace è quello di pregare e di cogliere le cose belle che mi accadono dicendo: “Signore Ti offro la mia felicità per la pace!” 

Caterina, seconda media 

 

Per me questo incontro è stato molto importante perché eravamo insieme per sostenere il popolo ucraino. Ciò che ha detto don Pepe mi ha fatto riflettere perché molte persone e ragazzi della mia età lasciano le loro case e per scappare dalla guerra, e padri o ragazzi di 15 anni per difendere il territorio dell’Ucraina si ritrovano a combattere. La prima unità l’ho vista tra noi in quel momento di preghiera.

Diego, seconda media 

 

Di tutto il momento di preghiera, mi ha colpito moltissimo la canzone “Reina de la Paz”, perché è proprio una preghiera diretta alla Madonna.

Anche la frase di Papa Francesco che don Pepe ci ha citato: “Consideriamo la verità di queste vittime della violenza, guardiamo la realtà coi loro occhi e ascoltiamo i loro racconti col cuore aperto. Così potremo riconoscere l’abisso del male nel cuore della guerra e non ci turberà il fatto che ci trattino come ingenui perché abbiamo scelto la pace”, mi ha fatto capire che la pace può dipendere da ognuno, e occorre osservare quello che sta succedendo attraverso gli occhi delle vittime, per vedere non solo l’abisso della guerra ma il bisogno di chiedere alla Madonna la pace.

Cecilia, terza media 

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