Il Papa contro la guerra

14/03/2022
Nelle lezioni di storia e geografia abbiamo ripreso alcuni importanti discorsi di Papa Francesco in momenti decisivi per il mondo in cui viviamo.
Piana di Ur

Dal 5 all’8 marzo 2021, Papa Francesco ha intrapreso un viaggio apostolico in Medio Oriente per aprire un dialogo con le religioni: cristiani, ebrei e musulmani. Il Papa ha ricordato il sacro intreccio tra le fedi, un unico rapporto con Dio espresso con riti e tradizioni diverse, nato dalla ricerca del compiersi di un desiderio di Abramo e dal suo rapporto con Jahvè. “Noi siamo il frutto di quella chiamata e di quel viaggio. Dio chiese ad Abramo di alzare lo sguardo al cielo e di contarvi le stelle. In quelle stelle vide la promessa della sua discendenza, vide noi. E oggi noi, ebrei, cristiani e musulmani, insieme con i fratelli e le sorelle di altre religioni, onoriamo il padre Abramo facendo come lui: guardiamo il cielo e camminiamo sulla terra.” 

Papa Francesco ha denunciato apertamente l’ostilità della guerra, ricordando che l’offesa più blasfema è profanare il nome di Dio odiando il fratello. Perché è così: tutti i credenti sono legati dalla stessa storia, vivono all’ombra di qualcosa di misteriosissimo e infinito, come il Cielo, a cui eleviamo gli sguardi e le preghiere. Come Abramo, dobbiamo camminare sulla terra per compiere passi concreti “alla scoperta del volto dell’altro, di condividere memorie, sguardi e silenzi, storie ed esperienze.” 

Il Medio Oriente è un paese oscurato da violenza e terrorismo che abusa delle persone e dei loro villaggi, distruggendo culture e vite. È proprio in questa situazione che emergono testimonianze di esperienze di fratellanza e di rinuncia nel non avere nemici.  

Che Tempo Che Fa

Il discorso della Piana di Ur offre una nuova visione dell’unione delle etnie del Medio Oriente e viene ripreso in un’intervista di Fabio Fazio a Papa Francesco su RaiTre sul programma “Che Tempo Che Fa”. Ancora una volta, il Papa condanna la guerra, l’unico “controsenso della creazione”, e parla di “cultura dell’indifferenza” di cui “siamo ammalati”: il nostro pensiero si orienta verso la guerra e solo dopo verso la povertà, i migranti e l’educazione.  

Primo discorso sulla guerra in Ucraina

Il 27 febbraio 2022, Papa Francesco dedica interamente il suo discorso allo scoppio della guerra in Ucraina, teatro della prepotenza espansionista, della violenza e della morte. “Chi fa la guerra dimentica l’umanità”. Per questo il Santo Padre propone una giornata di digiuno, una giornata per stare vicino alla sofferenza del popolo ucraino. Per ricordare una fratellanza non solo politica ma anche religiosa. Il Papa riprende anche la Costituzione Italiana che ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà.  

La lettura di questi discorsi è stato l’incontro con una voce che per me è vera, che è un aiuto a ricordare a tutto il mondo la natura distruttiva della guerra.  

In particolare, nel discorso alla Piana di Ur è stato importante il nuovo legame che il Papa ha stretto con le altre religioni, dimostrando che si possono superare quelle divisioni che sembrano insanabili.  

Cecilia Sturaro

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