Quando la lettura diventa un’avventura

28/11/2022
Le classi prime con i professori di italiano hanno iniziato ad affrontare la lettura di “Lo hobbit o la riconquista del tesoro” di J.R.R Tolkien. Fin dalle prime lezioni tutti erano molto curiosi di sapere di che cosa parlasse il libro!
Il desiderio e la paura dell’avventura

Innanzitutto abbiamo cercato di capire chi fosse il protagonista: Bilbo Baggins è uno hobbit molto speciale perché è il figlio delle famiglie Tuc e Baggins, gli hobbit più conosciuti nella Contea.

Queste due famiglie non sono totalmente uguali, infatti la famiglia Tuc è molto più avventurosa e non vede l’ora di andare in terre sconosciute e di fare viaggi in cui non si sa nemmeno se si tornerà indietro. Invece la famiglia Baggins quando sente nominare la parola avventura si rifiuta di ascoltare il discorso, infatti questa famiglia preferisce godersi la vita stando comoda a casa senza pensare a nulla, essendo loro più ordinati, golosi e tranquilli.

Bilbo è un hobbit molto pigro che ha ereditato tutta la pigrizia da suo padre Bungo, a cui non piace vivere avventure perché gli hobbit vogliono essere sempre puntuali e “le avventure fanno far tardi a cena.” (p.17)

Un giorno però bussa alla porta di casa sua un mago di nome Gandalf, che lo invita a vivere un’avventura con lui, ma lo hobbit non vuole ascoltarlo.

Dopo l’incontro con dei misteriosi nani, Bilbo si ritrova coinvolto con il loro desiderio della riconquista del tesoro e parte insieme con la compagnia per un incredibile viaggio.

Il lavoro sul testo

All’inizio i professori ci hanno assegnato un compito in cui dovevamo sottolineare con due diversi colori il lato Tuc e il lato Baggins di Bilbo. Poi quando abbiamo finito il primo capitolo ci è stato chiesto di prendere un quadernino e di chiamarlo “il diario di Bilbo”: qui dovevamo scrivere cosa era successo nel primo capitolo al protagonista, come se lui stesse raccontando la sua storia in un diario segreto, in cui confidava i suoi sentimenti riguardo alle giornate.

E’ sempre molto difficile non continuare a leggere perché il libro è estremamente coinvolgente e interessante, al punto che ogni volta che suona la campanella e finisce la lezione, tutti vorremmo che il prof proseguisse.

Da questa storia abbiamo imparato che è sempre bello provare qualcosa di nuovo, come è stato per Bilbo per la prima volta provare a vivere un’avventura. Anche a noi capita di essere indecisi se fare o no una certa cosa, e delle volte siamo in difficoltà sulla scelta perché valutiamo le opzioni come divertenti o pericolose perciò siamo spinti a buttarci oppure siamo frenati e bloccati. La storia Bilbo ci sta mostrando, attraverso le avventure e gli ostacoli che lui vive, qualcosa in cui possiamo ritrovarci anche noi.

Lucrezia Bellanova 

Manuel Patanè

Giuseppe Martino 

Federico Pangrazzi 

Filippo Zanotto

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