Il Circolo Letterario

Cosa si intende per circolo letterario? Qual è il suo significato?

Il circolo è un gruppo di persone che si ritrova con un interesse comune preciso. Letterario, lo dice il termine stesso, rientra nell’ambito della lettura di libri che leggiamo e che poi vogliamo descrivere e proporre all’attenzione di altri.

Attorno ad esso, però, non possono mancare tè e biscotti, presenti anche nella nostra esperienza in classe con i nostri libri. Lo svolgimento del nostro Circolo Letterario è semplice: si presenta il libro partendo dal genere a cui appartiene per poi narrare del protagonista e le sue “avventure”, soffermandosi a raccontare alcuni episodi significativi e entusiasmanti che sono rimasti più impressi durante la lettura. Per rendere più chiara l’idea, vi racconterò tre libri che hanno appassionato e incuriosito alcuni dei miei compagni.

Il primo di questi si chiama Racconti da Shakespeare. Si tratta di una raccolta di molte storie tratte da William Shakespeare. Gli autori del libro, Charles e Mary Lamb, riscrivono in forma narrativa i testi teatrali di Shakespeare, mantenendone la profondità e la drammaticità. I due fratelli si divisero questo lavoro di riscrittura: a Mary toccò il compito di scrivere le commedie e a Charles le tragedie.

Passando al secondo libro, si cambia completamente argomento: è un’avventura, il Giro del mondo in 80 giorni di Jules Verne. Esso racconta della vita monotona e codarda del ricco petroliere Phileas Fogg, uomo che in vita non ha mai osato porre piede fuori dall’Inghilterra anzi nemmeno dalla cittadina completa di alloggio e compagnia. Per questo però veniva ovviamente preso in giro dai suoi amici e conoscenti. Spinto da questo smacco, un giorno sotto un sole mattutino, gli venne l’idea di compiere la sfida più inattuabile all’epoca ossia fare il giro del mondo in soli ottanta giorni!

Come terzo, e ultimo libro, vi propongo il Cyrano de Bergerac: una storia drammatica e avventurosa che racchiude sentimenti come la tristezza, il rimpianto e il rimorso del protagonista per non aver esternato l’affetto che provava verso la sua amata che seppe del suo amore solo dopo la morte gloriosa in guerra.