Ogni annata aveva dei giochi diversi: noi prime medie avevamo tre giochi, le seconde medie solo un gioco ma molto lungo e divertente ovvero la caccia ai prof che si erano nascosi nel bosco, le terze tre giochi, tra cui il calcio al buio.
Andando più nello specifico il primo gioco dei primini si chiamava “cavalleria medievale” che consisteva nel portare un compagno sulle spalle fino alla meta; io portavo un mio compagno molto leggero e piccolino di nome Tiago e abbiamo vinto!
Il secondo gioco consisteva nel fare tris in un campo delimitato da “carta da cantiere” di cui onestamente non mi ricordo il nome. Il campo da tris era irregolare e la classe 1 A aveva trovato una tecnica molto semplice che permetteva di fare molti punti.
Il terzo è difficile da spiegare. Consisteva nello sbirciare e indovinare il numero dietro la schiena di un compagno della classe “avversaria”, infatti, i prof avevano attaccato un numero dietro alla schiena di ogni ragazzo.
Ecco come è andata quella serata di fine settembre!
Per iniziare la nostra avventura su you@media vogliamo raccontare della serata dei giochi notturni della nostra prima convivenza. Essendo studentesse nuove di questa scuola il momento dei giochi è stata un’occasione per conoscere i nostri attuali compagni.
L’ultima sera ci siamo trovati nel giardino dell’albergo e divisi per classi abbiamo fatto dei giochi a squadre. Le classi prime si sono sfidate in tre differenti prove.
Nella prima sfida abbiamo giocato a coppie di “cavalieri”, in ogni coppia un ragazzo portava sulle spalle un compagno che teneva in mano un bastone per fare centro nel cerchio tenuto dal professore. Nel secondo gioco la sfida era tra le classi: bisognava fare “tris”, ma con le persone in un campo quadrato delimitato da un nastro di cantiere bianco e rosso.
Nell’ultimo gioco eravamo disposti attorno ad un grande triangolo disegnato nel campo. Ad ogni ragazzo un prof aveva attaccato sulla schiena un piccolo numero e chi entrava nel campo di gioco doveva scoprire il numero degli avversari delle altre due classi.
È stata una serata divertente dove abbiamo avuto tanto tempo per stare insieme ai nostri amici, cioè, convivere, secondo noi il modo migliore per fare amicizia.
Elena Rorai e Politi Martina