Il primo punto di lavoro è stato disegnare un semplice inviluppo sul foglio quadrettato, collegando i punti corrispondenti secondo una data numerazione di due lati consecutivi di un quadrato. Abbiamo poi applicato lo stesso metodo su perimetri diversi ottenendo composizioni più complesse e articolate fino a ideare forme originali ed elaborare un progetto personale.
Dopo varie prove e tentativi sul foglio a quadretti, siamo passati al “disegno di progetto” sul foglio bianco a matita e a colori. Tutto questo per arrivare al lavoro finale: costruire un modello di inviluppo su tavola di legno o su base in cartoncino con filati di cotone o lana policromi.
Chi ha lavorato su cartoncino ha dovuto disegnare il perimetro della forma sulla base, forare i punti numerati con una punta metallica e con ago e filo ricreare la composizione progettata con un lavoro di ricamo meticoloso e paziente. Invece chi ha scelto di costruire il proprio modello sulla base di legno, ha dovuto procurarsi una tavola in compensato o multistrato della grandezza giusta su cui riportare il disegno, in corrispondenza dei punti numerati piantare i chiodini e con un vero e proprio lavoro di tessitura ricreare con i fili la forma desiderata.
Come conclusione ci è stata consegnata una scheda di autovalutazione in cui abbiamo risposto a varie voci (materiali, modo di utilizzo, precisione, originalità, complessità) e assegnato un voto al nostro lavoro. È stato molto interessante confrontare la nostra scheda con quella compilata della prof.
Guardate i nostri bellissimi lavori!
Ilaria Bartesaghi, Myriam Portolesi, Michele Di Roma, Antonio Villa