Quest’anno si prospettava diverso dagli altri, mascherine, igienizzante e tante misure di sicurezza a cui dovevamo stare attenti. Sicuramente vivevamo una grande attesa di cominciare qualcosa di nuovo, allo stesso tempo eravamo anche un po’ impauriti perché comunque non sapevamo come sarebbero state le medie, era come una corsa verso l’ignoto.
Il motivo per cui non vedevamo l’ora di iniziare era perché avevamo il desiderio di imparare cose nuove e diventare grandi. E questo desiderio ha trovato risposta insieme a tanti volti amici che erano lì ad aspettarci.
Quest’anno si prospettava diverso dagli altri, mascherine, igienizzante e tante misure di sicurezza a cui dovevamo stare attenti. Sicuramente vivevamo una grande attesa di cominciare qualcosa di nuovo, allo stesso tempo eravamo anche un po’ impauriti perché comunque non sapevamo come sarebbero state le medie, era come una corsa verso l’ignoto.
Il motivo per cui non vedevamo l’ora di iniziare era perché avevamo il desiderio di imparare cose nuove e diventare grandi. E questo desiderio ha trovato risposta insieme a tanti volti amici che erano lì ad aspettarci.
Anche noi come Bilbo, il protagonista dello Hobbit, il testo che stiamo leggendo nelle ore di narrativa, ci siamo sentiti scelti, anche solo perché potevamo essere in presenza in classe con i compagni e i professori. E un’avventura così si può affrontare solo con una compagnia di amici, come sono i nani per Bilbo, in cui ognuno è prezioso perché fa la sua parte.
Già i primi giorni sono stati pieni entusiasmo, curiosità e cambiamenti: tante materie nuove, un orario da memorizzare, compiti divisi per giorni diversi… all’inizio eravamo un po’ intimoriti ma poi ci siamo appassionati sempre di più alla scuola e ci siamo accorti che nel cammino ogni giorno è importante perché la fiducia in noi stessi aumenti. Questo può succedere se innanzitutto qualcuno è disposto a condividere l’avventura di queste medie insieme a noi.