EPICA – OPEN DAY

21/12/2020

L’Open Day della scuola quest’anno è stato online. Le classi seconde hanno voluto raccontare il contenuto del libro sesto dell’Iliade attraverso un video. In particolare la mia classe, la seconda C, si è dedicata alla parte che descrive la battaglia tra achei e troiani e, poi, al dialogo fra Ettore e Andromaca.

È stata l’occasione per ciascuno di noi per ripensare a quello che abbiamo fatto in questi mesi di lavoro in classe. Di seguito ho raccolto alcuni commenti e osservazioni dei miei compagni: buona lettura a tutti!

a cura di Margherita Busani

Questo Open Day è stata l’occasione per verificare il contenuto della frase che abbiamo scelto come slogan dell’anno: “Dietro è la casa, davanti a noi il mondo; e tante sono le vie che attendon, sullo sfondo di ombre, vespri e notti, il brillar delle stelle“. Tante sono le strade che aspettano la novità, sorpassando le difficoltà: abbiamo esposto un lavoro nuovo e bello, anche se limitati da alcune circostanze.

Cecilia Monico

Il pensiero che ci ha guidato nel lavoro era il seguente: “Cosa voglio mostrare, cosa voglio comunicare ai ragazzi che vengono a guardare i nostri lavori?”

Per capire il testo e saper leggere e interpretare le frasi assegnate dal professore, siamo dovuti partire da alcune parole, per poi approfondire lo studio: ad esempio, nel discorso tra Ettore e Andromaca abbiamo riflettuto sui pensieri e sui diversi punti di vista dell’eroe e della donna. A partire dall’episodio dell’incontro tra Diomede e Glauco, invece, abbiamo analizzato il significato di ospitalità, dall’etimologia del termine fino al valore profondo che questa assume nella cultura dell’antica Grecia.

Ludovica Baretta

Questi video vogliono spiegare anche come studiamo il testo, facendo il riordino e la parafrasi, e come ci concentriamo sulle parole più importanti per coglierne il significato più profondo.

Luca Ferrari

Ognuno di noi si è battuto da eroe e abbiamo proseguito facendo ciascuno il proprio video per poi metterli insieme. L’esito è stato fantastico: non sembravamo soli nella nostra stanza, ma tutti impegnati a fare qualcosa di bello a cui tenevamo, lontani ma uniti.

Sofia Ardemagni

I commentatori hanno svolto il ruolo del pubblico, che è intervenuto facendo emergere il proprio punto di vista, e i giornalisti, i quali invece hanno esposto le riflessioni da noi fatte e le risposte ai punti di vista del pubblico ovvero alle nostre idee iniziali. Con questi ruoli è stato possibile esporre il nostro lavoro sul libro VI dell’Iliade e inventare eventuali domande da parte del pubblico a cui purtroppo, essendo l’Open Day online, non abbiamo potuto rispondere confrontandoci.

Cecilia Monico

Per fare Andromaca ho dovuto rileggere e capire meglio i sentimenti che lei prova nel vedere suo marito Ettore e anche nel lasciarlo, per poi riportarli nel video che abbiamo girato a scuola, e farli arrivare agli ascoltatori mentre, per rendere efficace il commento da giornalista, ho dovuto: vestirmi da giornalista, atteggiarmi da professionista e avere un luogo degno di un esperto.

Margherita Busani

Attraverso lo studio di Epica riusciamo a cogliere i comportamenti delle persone, chi nella vita è coraggioso, chi vuole difendere i suoi valori, chi è codardo, chi è leale, chi fugge… Leggendo gli intrecci delle storie possiamo capire anche noi da che parte vogliamo stare, e che personaggio vogliamo essere in quel momento. Per questo mi piace questa materia.

Sofia Ardemagni

Con questo lavoro ho capito che i libri sesto e settimo parlano di gloria, combattimento, fragilità e pianto. Ho scoperto per me che non bisogna mai mollare, neanche in una situazione terribile come in quella di Andromaca; che se anche siamo fragili come le foglie non dobbiamo lasciare che la tristezza ci abbatta. Ho anche avuto la conferma che non bisogna mai lasciare il proprio dovere, come fa Ettore, perché l’impegno e la perseveranza rispetto a ciò che si è chiamati a fare ripagano sempre.

Margherita Busani

Ho scoperto che si prova una grande soddisfazione nel vedere i frutti del proprio lavoro ed impegno. Mi sono accorto della bellezza che c’è nel vedere una cosa ben fatta e ben strutturata che faccia capire ciò che c’è stato dietro, trasmettendo, così, un significato.

Ferrari Luca

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