La professoressa ci ha portato nel laboratorio e lì ad aspettarci c’erano 4 viventi non vivi: polpo, sardina, vongola e scampo, presi al mercato dalla stessa prof. Tra tutti quello che mi attraeva di più era il polpo per la sua liscezza e flessibilità.
Quando è stato il mio turno mi sono accostata alla postazione dove quell’invertebrato giaceva disteso. Munita di guanti mi sono avvicinata per osservarlo e classificarlo, col guanto ho toccato e accarezzato il polpo. Ho messo un guanto nella mano destra e ho lasciato la sinistra libera per prendere appunti, e tornata a posto mi è toccato riscrivere tutto da capo perché persino io non capivo quello che mi ero segnata. Ci era stato detto di osservare ed appuntare le misure dei vari animali, ad esempio la lunghezza di un tentacolo. Così abbiamo iniziato a imparare a classificare i diversi esseri viventi.
La prof. ci osservava divertita anche perché alcuni al primo contatto con l’animale facevano smorfie o facce disgustate!
Attraverso questo esperimento mi sono resa conto di quello che molte volte finisce nelle tavole di noi mediterranei.
Un altro esperimento che abbiamo svolto nelle ore di scienze è stato quando abbiamo portato a scuola un panetto di das e con esso abbiamo creato un fossile artificiale. L’idea ha entusiasmato noi studenti e per questo ci siamo subito messi all’opera e in meno di due ore il fossile era pronto! Adesso vi racconterò il procedimento in modo che anche voi da casa possiate provare:
1) Prendere un panetto di das e tagliarlo a metà.
2) Pressare su tutte e due le metà una conchiglia a scelta.
3) In una delle due metà spennellare dell’olio.
4) In un bicchierino mescolare accuratamente gesso in polvere ed acqua.
5) In una delle due cavità versare il composto ottenuto col gesso e con l’acqua.
6) Ricoprire le due metà con della carta stagnola.
7) La stagnola con la metà “vuota” va leggermente bucherellata con una forchetta.
E voilà il fossile artificiale è pronto!
Lo scopo del lavoro era di vedere in atto un processo di fossilizzazione; per questo abbiamo osservato i cambiamenti che sono avvenuti nel panetto di das e così abbiamo potuto capirne il concetto.
Da questi esperimenti sto imparando ad organizzarmi con gli strumenti di lavoro, ad esempio tabelle e materiale didattico, e ad osservare con più cura anche le cose che pensavo di conoscere molto bene.
I laboratori di scienze sono sempre un’occasione per vedere il mondo con occhi diversi e per provare a capirlo profondamente in tutte le sue pieghe.