Gli inviluppi: formare una curva con i segmenti

21/02/2022
In questo periodo stiamo lavorando sugli inviluppi, un insieme di segmenti che formano una curva. Questi segmenti si formano unendo coppie di numeri uguali che sono segnati sui lati di una figura base come il quadrato o altre figure geometriche.

Abbiamo cominciato a fare pratica con gli inviluppi seguendo i passaggi di una scheda che ci ha permesso di eseguire gli inviluppi più precisamente.

Questi ci hanno permesso di capire come costruirne uno da soli: questo sarebbe stato il secondo passaggio del nostro percorso. Infatti poi abbiamo provato a creare un inviluppo da soli sul piano quadrettato anche usando figure diverse dal quadrato, che era la figura base. Quando il nostro progetto è stato ultimato lo abbiamo riportato sulla tavola usando le stesse misure o aumentandole.

Il passaggio successivo è stato quello di costruire un modello del progetto fatto con o senza un gruppo di compagni. Prima di farlo abbiamo deciso come costruirlo: poteva essere o con i chiodini su una base di legno o ricamando su un cartoncino o una tela per dipingere. Per il metodo con i chiodini bisognava fissare il filo con un nodo al primo chiodo e passarlo intorno al chiodino corrispondente una o due volte. Si potevano usare diversi tipi di fili: il filo di lana o il filo di cotone. Questi potevano essere di diversi colori.

Così abbiamo iniziato la costruzione che poi ci avrebbe portato alla scrittura di una relazione sul lavoro fatto.  È proprio sulla base di questa che abbiamo scritto questo articolo.

Alcuni contributi…

Da questo lavoro ho imparato a lavorare in gruppo, quindi ad organizzarmi e ad ascoltare l’opinione degli altri, e ad essere preciso in tutte le cose che stavo facendo. Inoltre, molti dei miei compagni e io abbiamo imparato a usare i chiodi e il martello.”

Da questo lavoro ho imparato a essere sicura di me stessa utilizzando una figura base diversa dal quadrato, l’esagono irregolare. Inoltre, ho imparato a organizzarmi meglio, infatti il lavoro era lungo e difficile.”

Caterina Chiesa

Diego Vaccariello

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