Con gli occhi di un detective

09/05/2022
Ciao a tutti lettori e lettrici di YOU&MEDIA! Io mi definisco quasi un giornalista, un tipo di scrittore il cui obbiettivo è portare a galla la verità e le notizie più importanti, ma esistono anche altri tipi scrittori: c’è chi scrive di avventure fuori dal comune, chi crea mondi immaginari e chi crea libri con il solo scopo di farti desiderare di non avere accompagnato il protagonista nel suo viaggio contro un ipotetico mostro o assassino. Tra questi scrittori c’è chi racconta della risoluzione di casi complessi e intricati: sono i giallisti.

I libri di investigazione sono chiamati Gialli perché il giallo era il colore della maggior parte delle copertine delle prime copie di questi misteri. Gli autori che noi abbiamo conosciuto attraverso i loro racconti sono tra i più famosi, Chesterton, Conan Doyle e Agatha Christe, creatori rispettivamente di Padre Brown, Sherlock Holmes e Hercule Poirot.

Questi investigatori hanno caratteristiche molto diverse: Padre Brown è un prete cattolico che risolve i crimini con il desiderio di far pentire i peccatori, infatti lui non vede i criminali solo come assassini o ladri, ma come peccatori che possono ritornare sulla retta via.

Sherlock Holmes invece è un consulente investigatore privato che risolve i casi solo per tenere allenata la sua mente. Al contrario di quello che moltissimi pensano, Holmes non genera nessun profitto risolvendo i casi: questo ci dimostra il suo profonda dedizione al metodo scientifico e alla dimostrazione di complicati intrighi attraverso il ragionamento.

Infine, Hercule Poirot è un detective della polizia e risolve i casi perché è il suo lavoro e perché, come tutti gli altri detective e personaggi di cui ho parlato, ha il desiderio di riportare a galla la verità. Poirot ha un metodo che innanzitutto si basa sulla conoscenza delle persone coinvolte, di cui studia approfonditamente le storie e ne indaga i sentimenti.

Ogni libro giallo che si rispetti ha un investigatore e un personaggio secondario a cui il detective si affianca, indizi e falsi indizi su chi è il sospettato, dei sospettati con dei moventi e degli alibi e un oggetto attorno a cui si sviluppa la storia, che sia l’arma di un delitto o un oggetto rubato.

Dopo aver letto vari libri e racconti sui questi detective, la professoressa ci ha dato un’immagine di una scena del crimine e noi, scegliendo uno dei tre detective di cui ho parlato, dovevamo scrivere una storia.

È sempre importante ricordare che i casi non sono una cosa soltanto della narrativa, ma una cosa reale: tutti i giorni ci troviamo davanti dei piccoli misteri, ma non diamo loro il peso che meritano e non investighiamo. Per essere tutti detective non dobbiamo tralasciare nessun indizio e quindi rimanete aggiornati su YOU&MEDIA per non perdervi niente!

Andrea Brindani

© Fondazione Sacro Cuore

Made by MEKKO.ch