“In te c’è più di quanto tu stesso non sappia”

30/05/2022
Questa frase di Tolkien descrive ciò che abbiamo vissuto in questo anno. L’inizio delle medie è stato un grande cambiamento per noi: tra grandi scoperte, fatiche e passi in avanti, è già concluso il nostro primo anno alle medie!

Durante questo primo anno di medie, che è quasi giunto al termine, sono cresciuta molto come persona: ho imparato a creare rapporti ed amicizie e a mettermi a disposizione degli altri. All’inizio ero molto carica per quello che mi aspettava, ma ero anche un po’ preoccupata di non riuscire ad essere all’altezza delle aspettative degli altri e di ritrovarmi come un pesce fuor d’acqua. Mi sono sentita subito orgogliosa di questo mio cambiamento: non ero più una bambina al piano delle elementari, ma ero diventata grande e venivo trattata come tale. Nella prima parte dell’anno ero molto timida sia con i miei compagni che con i professori. Ma col passare dei mesi mi sono sciolta e adesso non sono più introversa. Durante questo anno ho imparato a studiare con gusto, perché quello che impariamo se compreso può essere molto interessante: non bisogna mai studiare per competizione, ma per questo gusto e per la bellezza che c’è dentro le cose.       

Olivia Petrella

Questo primo anno di medie è quasi terminato, ho conosciuto nuovi amici, nuovi professori, nuovi metodi di studio e ho imparato nuovi argomenti. All’inizio ero un po’ spaventata, nuova classe, nuovo piano, insomma, c’erano molti cambiamenti. Mi sentivo grande perché ero salita al piano delle medie che per me è sempre stato “il piano dei grandi”. Durante l’anno ho sentito il cambiamento rispetto alle elementari, ci sono stati dei momenti di fatica, di sconforto perché la quantità di lavoro, di compiti e di studio è diversa dalle elementari, ma pian piano ho imparato ad interessarmi veramente a quello che studiavo o imparavo in classe, anche quando in apparenza mi sembrava noioso, ma ho seguito quello che mi è stato indicato per imparare la strada. ,  Sono cresciuta, ho imparato ad organizzarmi, ad essere autonoma e così sto per arrivare al traguardo di questo percorso che ho intrapreso all’inizio dell’anno. Questi ultimi mesi sono i più faticosi, sono i mesi finali e quindi dobbiamo dare lo sprint finale. Non vedo l’ora che finisca la scuola, ma mi dispiace di dover lasciare i miei amici e i miei professori anche se so che li rivedrò l’anno prossimo ancora più cresciuta e con una nuova voglia di imparare.

Sofia Chiesa

Ormai siamo al termine del nostro primo anno passato alle medie. La voglia di vacanze si fa sentire, la stanchezza aumenta di giorno in giorno, ma non ci facciamo cogliere impreparati dal rush finale. Insomma, questo è stato un anno pieno di avventure a partire dalla gita al parco Lambro fino alla gita a Padova. Per me il passaggio dalle elementari alle medie è stato un grande salto, inoltre arrivando da un’altra scuola non conoscevo nessuno e forse in verità non conoscevo abbastanza me stesso. Sono stato molto fortunato ad avere vicino a me ottimi compagni e ottimi professori con cui mi sono sempre confidato in caso di bisogno, e che sono stati la mia guida.             

Con il passare del tempo ho imparato a conoscermi e a conoscere meglio i miei compagni stando con loro. Ho mostrato a tutti chi sono, ho imparato ad andare al di là delle apparenze e ad accettare ciò che ci accade che non dipende da noi.  Anche le letture dello Hobbit, Mio fratello rincorre i dinosauri, I ragazzi della via Pàl mi hanno insegnato nuove cose, come ad immedesimarmi nei protagonisti, mi hanno fatto riflettere paragonando la loro vita con la mia e il loro carattere con il mio. Ormai sono grande, sono cresciuto e desidero capire il perché delle cose e di ciò che ci accade, saper stare con gli altri e anche aver voglia di imparare.  Voglio concludere questo anno ponendovi una domanda che per me è aperta in questo momento: Cosa vuol dire per voi essere grandi?

Niccolò Bisi 

La prima media è quasi giunta al termine… durante questo anno sono successe molte cose straordinarie. Io venivo da un’altra scuola e all’inizio per me è stato molto difficile aprirmi e mostrare agli altri il mio carattere.

Ma dopo poco ho trovato un grande tesoro ovvero l’amicizia che ho stretto con molti miei compagni. Una parte ci ciò la devo anche alle attività pomeridiane che mi hanno permesso di approcciarmi maggiormente a dei compagni ma anche ai professori. Sono cresciuta maggiormente anche come persona, ho imparato ad affrontare l’ansia durante le verifiche e togliere la maschera, quella maschera che mi creavo per piacere agli altri. Questo mi ha permesso di scoprire qualcosa in più di me stessa. Anche le varie gite che abbiamo fatto non solo mi hanno permesso di conoscere dei posti nuovi ma anche di scoprire qualcosa di più delle mie guide, ovvero i miei professori. E anche se ci sono stati dei momenti di sconforto ho avuto la forza di affrontarli. Uno di questi erano i compiti a inizio anno perché visto che le richieste erano più impegnative io pensavo di non farcela, ma con il tempo ho imparato ad organizzarmi e sono riuscita a concludere sempre tutto seguendo ciò che mi era indicato. Questo è il primo pezzo di una strada che andrà avanti e in cui potrò sempre imparare qualcosa in più.

Giulia Bernaus

Il primo anno di scuola media, l’ho vissuto in un modo straordinario che non mi sarei mai aspettata!

Alla fine della scuola elementare mi avevo chiaro il desiderio di poter scoprire nuove amicizie alle medie. Il primo giorno di scuola ho notato che c’erano più compagni nuovi provenienti da scuole diverse, rispetto a compagni che già conoscevo. Più passava il tempo più iniziavamo a conoscerci meglio: scoprivamo le nostre qualità, le nostre caratteristiche, i nostri difetti… tutti i rapporti sono stati un’avventura. Inoltre, quando ho iniziato le medie da un lato mi sentivo più grande, dall’altro notavo il cambiamento dalle elementari, soprattutto per la quantità di studio e per la difficoltà di molti nuovi argomenti.  In questo ci sono stati molti momenti di sconforto, ma anche di maggior autostima, perché ogni passo doveva essere guadagnato con fatica e questo mi rendeva soddisfatta.

Margherita Mosca

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