Lago di Tenno: la scienza dell’acqua … dal vivo!

14/11/2022
Una tappa importante del lavoro di scienze per i ragazzi di seconda media è stata la visita al lago di Tenno: questa meta ha avuto lo scopo di approfondire lo studio dell’acqua e delle sue caratteristiche.

Durante questa visita sono sorte molte domande, attraverso cui siamo stati aiutati a capire la storia di questo lago. Le sue origini sono glaciali: la sua conca è infatti scavata da un ghiacciaio. Si è formato a seguito di una frana e si è riempito grazie alle numerose e copiose precipitazioni di quest’ area montana, ma soprattutto grazie a un suo immissario chiamato Rio Secco che un tempo aveva una vasta portata d’acqua.

Il lago in sé è molto grande, con una superficie di circa 195.000 metri quadrati. Osservandolo si è potuta notare una corrente che però non aveva un emissario visibile. Ragionando insieme si è scoperto che in realtà il punto di fuoriuscita dell’acqua è sotterraneo, formato a causa dell’erosione della roccia calcarea presente sul fondo del lago.

Questo suo punto di fuoriuscita sotterraneo è chiamato Picinino che forma un punto di risorgiva nel fiume Magnone, per poi prendere il nome di Varone. Durante la sua discesa a valle l’acqua incontra una apertura nella roccia alta 98 m formando una cascata che nel corso dei millenni ha eroso e modellato a proprio piacimento questa spettacolare forra. L’acqua delle cascate si butta nel torrente Albiola che a sua volta si immette nel lago di Garda.

Girando intorno al lago noi studenti abbiamo attraversato il letto del Rio Secco e abbiamo concluso la convivenza di inizio anno con interesse e curiosità. Questo lavoro ha messo alla prova le nostre capacità permettendoci di osservare al meglio le caratteristiche di questo ambiente lacustre.

Simone Bianchi Janetti 

Francesco Moltrasio 

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