La bellezza nella fotografia

20/02/2023

Noi ragazzi di terza quest’anno abbiamo lavorato sulla fotografia, con i professori di tecnica e di arte.  Il primo punto di lavoro è stato la comprensione e lo studio della luce e dei colori, aspetto fondamentale per scattare delle foto armoniose e personali.

Con lo studio teorico abbiamo anche approfondito la struttura e il funzionamento della macchina fotografica, che è lo strumento necessario per questo lavoro. Ci è stato proposto dalla prof. di tecnica di metterci alla prova costruendo la camera oscura. Ho apprezzato particolarmente questo lavoro, perché in maniera chiara e semplice ci ha aiutato ad entrare dentro il percorso di fotografia.

Il lavoro in classe si è svolto principalmente in due modi: prima approfondivamo un particolare “capitolo” sulla fotografia, incontrando alcune opere di grandi fotografi nel mondo e i loro pensieri e poi scendevamo in giardino per verificare attraverso i nostri scatti quel nuovo aspetto studiato. Questo metodo secondo me è stato molto utile perché siamo partiti da una teoria per poi metterci alla prova in prima persona.  

I “capitoli” su cui ci siamo soffermati sono stati in particolare quattro: soggetto e inquadratura, in cui lo scopo era quello di focalizzare la nostra attenzione su un particolare soggetto, linee e forme, ovvero l’osservazione della fotografia da un punto di vista più geometrico, riuscendo a vedere in ogni circostanza linee e figure geometriche, contrasti cromatici tra complementari, il lavoro sui colori, e luce ombre riflessi, che univa la parte scientifica sulla luce e la visione artistica della fotografia.

Ho apprezzato molto questo lavoro, perché ho scoperto gli “ingredienti” necessari per fare una bella foto e ho visto come con un soggetto apparentemente semplice o insignificante, si possano fare delle foto piene di bellezza e significato.

Le fotografie migliori di ognuno di noi sono state esposte all’open-day, nell’aula di arte e di tecnologia, e non solo i visitatori e i genitori, ma anche noi abbiamo potuto apprezzare il nostro lavoro e confrontarci con quelli degli altri.

Diletta Dindelli

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