Cosa infiamma il tuo cuore?

22/06/2023
Ogni anno le classi seconde si immergono nel mondo del teatro guidati dal proprio professore di italiano affiancato dal prof. Benedetto Grava, che svolge una parte fondamentale di guida e regia.

Abbiamo iniziato questo percorso a dicembre. Noi ragazzi avevamo molte aspettative e l’attesa era molta, dato che è una tipologia di lavoro diversa dal solito: più coinvolgente e che lascia anche spazi di divertimento. I primi esercizi fatti con il prof. Grava ci hanno introdotto nel mondo dell’immedesimazione.

Abbiamo lavorato su corpo, voce, gesti. Abbiamo studiato i movimenti del nostro corpo che ci aiutano ad esprimere ciò che il personaggio da noi interpretato prova. Nel teatro ogni gesto ha uno scopo, tutto deve essere curato nei minimi dettagli. Successivamente abbiamo cercato di lavorare sull’intonazione, la nostra voce che è un mezzo per comunicare idee, pensieri, sentimenti.  La parte che ho reputato più difficile è stata la gestione del corpo: ogni gesto, ogni movimento, ogni spostamento è fondamentale per comunicare.

Ogni classe ha lavorato su un testo diverso: la II A si è cimentata in un classico I libri della Giungla di Rudyard Kipling, la II B ha messo in scena Romeo e Giulietta di Shakespeare e la II C Fahrenheit 451, un romanzo di fantascienza di Ray Bradbury.

Spesso capita che gli studenti, quando viene annunciato il testo su cui si lavorerà, non siano particolarmente felici. Così è successo anche a me. Con la mia classe dovevamo mettere in scena una tragedia che parla di amore. Le perplessità erano tante: come potevamo interpretare i personaggi? Avremmo capito il contenuto? Avremmo colto le parole di Shakespeare?

Dopo aver letto il testo la mia opinione è cambiata. Lavorandoci, studiando ogni singola scena e personaggio, ho capito che questa tragedia ha un significato profondo, se si è capaci di leggere e riflettere con la mente aperta.

Ad ognuno è stata assegnata una parte e a questo punto sono iniziate le vere prove! Scena per scena, correzione dopo correzione, siamo riusciti ad arrivare ad un risultato sorprendente. Ogni momento è curato, ogni battuta va recitata con una precisa intonazione, nulla è fatto con superficialità. Per rendere questa rappresentazione ancora più accattivante abbiamo aggiunto musiche ed effetti di luce che hanno aiutato molto anche noi attori.

Finalmente il 6 e il 7 giugno ogni classe ha messo in scena con impegno e soddisfazione la propria rappresentazione teatrale. È stato un successo, non solo perché gli spettacoli sono stati apprezzati e applauditi da tutti, ma soprattutto perché ogni studente, attraverso le parole di grandi autori, ha potuto scoprire e dire qualcosa di sé.

Olivia Petrella

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