GIORNATA DI INIZIO ANNO  dei Cavalieri del Graal

11/11/2023
Il 22 ottobre la compagnia dei Cavalieri del Graal del Sacro Cuore ha fatto una giornata di inizio anno all’Idroscalo di Milano con altre compagnie di cavalieri: Cavalieri di Rozzano, Cavalieri di Feltre …

Introduzione alla giornata

Dopo un momento di canti insieme don Marcello e alcuni professori di altri istituti ci hanno introdotto alla giornata, e alle attività che si sarebbero fatte successivamente inoltre ci hanno anche regalato una bandana di un colore diverso per ogni gruppo sulla quale era scritto: chiAMATI. Con questa scelta particolare dei caratteri i prof hanno messo in evidenza che la parola “chiamati” è composto da chi e AMATI. Noi siamo chiamati per nome significa che qualcuno ci ha amato, in particolare ci ha amato Dio.

Papa Francesco ha ripreso questo argomento durante il suo viaggio a Lisbona in occasione della giornata della Gioventù del 6 agosto 2023. Abbiamo anche parlato del fatto che tutto è un regalo che ci ha fatto Dio, abbiamo infatti ripreso il nome del primo libro dell’antico testamento della Bibbia: la Genesi. In questo libro si vede Dio creare tutto, compreso l’uomo. Tutto ciò che ha creato Dio è per l’uomo, infatti, Dio dice a Adamo ed a Eva che tutto il creato era stato DONATO a loro.

Riguardo a ciò don Marcello ci ha raccontato di un ragazzo che nell’attesa di entrare a scuola a causa di un ritardo, decide di recarsi in un negozio per acquistare le AirPods in offerta a 55,00 €, quando si appresta a pagare il commesso gli dice che le AirPods sono scontate a 5,50 €! Il ragazzo, molto felice, paga e subito si reca da don Marcello a raccontargli la sua “avventura”, capendo che quello era un regalo di Dio.

Sorge però spontanea la domanda: “Come fa ad essere tutto un regalo, se accadono molte cose negative?”. Don Marcello, per rispondere, ha deciso di raccontarci di un’intervista fatta al vescovo di Gerusalemme dopo lo scoppio della guerra al quale viene chiesto di spiegare dov’era Dio in quel momento. Ha risposto a questa domanda con un’altra questione: “Non dobbiamo chiederci dov’è Dio, ma dov’è l’uomo”. Il significato di questa breve frase non è molto facile da spiegare: noi non dobbiamo chiederci cosa sta facendo Dio, ma cosa sta facendo l’uomo, dov’è andata a finire la fede dell’uomo.

Il pranzo 

Il pranzo si è tenuto verso 13:00.  Questo pranzo non era come tutti gli altri; infatti, chi voleva poteva portare del cibo da condividere con tutti i componenti del gruppo.  Chi non era riuscito per qualche motivo a portare del cibo, ha mangiato molto velocemente, per poi riuscire a servire i compagni.

I giochi

Dopo aver mangiato abbiamo fatto dei giochi tutti insieme. Eravamo oltre 800 persone, quindi ci siamo divisi in quattro gruppi: Azzurri (di cui faceva parte anche il Sacro Cuore), Arancioni, Verdi e Blu. Ogni gruppo è stato poi suddiviso in squadre formate di 20/24 persone. Tutti i giochi proposti erano basati su brani della Genesi: “l’arca di Noè “, “la creazione degli animali “, “la creazione della Luce” …

Il gioco più bello, secondo me, è stato quello dell’arca di Noè e il diluvio universale. Questo gioco consisteva nell’arrivare nelle proprie basi, come gli animali dovevano andare nell’arca di Noè. Ogni squadra aveva sei coppie di giocatori che dovevano raggiungere le proprie basi. Le altre sei coppie invece dovevano impedirlo agli avversari. Facevano ciò, tenendo in mano un sacchetto azzurro, a simulare le onde del diluvio universale. Bastava solo un tocco tra i sacchetti e gli attaccanti per far fallire la missione di attacco. Questo gioco mi è piaciuto perché ci ha insegnato molto a collaborare tra di noi, infatti, se ognuno fosse partito da solo, per i difensori sarebbe stato più facile prenderli. La nostra squadra ha, invece, saputo collaborare molto bene: tutte le coppie attaccanti partivano all’unisono rendendo molto difficile la loro cattura da parte dei difensori. Questo ci ha permesso di vincere anche quel gioco.

Durante i giochi, ogni squadra a turno doveva recarsi nella piazza del nostro raduno perché ogni ragazzo doveva fare la propria firma in un punto preciso di un grande cartellone bianco.

La Santa Messa

Una volta finiti i giochi è iniziata la Santa Messa con la visualizzazione del cartellone delle firme, ormai non più bianco. Infatti, grazie a tutte le nostre firme si era andato a creare un piccolo particolare di un grande e famosissimo affresco di Michelangelo che si trova nella cappella Sistina: La creazione di Adamo

In questo particolare notiamo la mano di Dio che sta per toccare la mano di Adamo, donandogli la vita. Dio però decide di non toccare la mano di Adamo, poiché vuole che siamo noi (Adamo) a fare quei piccoli centimetri. Dio, infatti, vuole chiederci uno sforzo, anche se molto piccolo. Successivamente abbiamo trattato un altro argomento: l’importanza di Dio/Gesù nella nostra vita. Per farci capire meglio cos’è la presenza di Dio, don Marcello ci ha raccontato di un ragazzo, immaginario, che aveva un hobby: per ogni cosa che faceva, metteva una scatola su uno scaffale, e più faceva una cosa, più grande era la scatola. Il bambino era molto cristiano, di conseguenza, la scatola di Gesù era molto grande. Ogni anno che passava però la scatola di Gesù si rimpiccioliva: iniziavano ad aggiungersi altri impegni, ad esempio lo sport, l’anima gemella … don Marcello ci ha quindi posto una domanda: “È corretto lo schema che ha fatto il bambino?”. Diverse sono state le risposte, ma solo una era quella giusta: “No, lo schema è sbagliato poiché è sbagliato il principio”. Più semplicemente Dio/Gesù non è una delle tante scatole, ma è lo scaffale che sta al principio di tutto, senza Dio non esisterebbe niente, tutto deriva da lui, tutto è un regalo per noi perché lui ci AMA.  

Al termine della giornata sono stati annunciati i vincitori dei giochi: gli AZZURRI, i quali hanno saputo collaborare molto bene tra loro per riuscire ad ottenere la vittoria finale.

Riccardo Toniazzi

Che cosa è per me il Graal?

Innanzitutto, il Graal è un gruppo di amici che si ritrova per giocare, parlare e conoscere cose nuove. All’inizio ci sono andata perché mia sorella me lo aveva consigliato, ma poi ho continuato perché è un modo bello di fare nuove amicizie ma anche per conoscermi meglio.

I momenti più belli che ho passato al Graal sono stati in prima media alla prima vacanza in cui ho capito quante persone speciali e quanto bene c’è intorno a me. Ma vi starete chiedendo cosa è successo?

In prima non ero circondata da amiche, pensavo che nessuno mi volesse bene e avevo un sacco di incertezze. La compagnia del Graal è riuscita ad aiutarmi e sono grata a tutti loro perché è come una famiglia per me, una casa accogliente in cui ritornare.

Il secondo momento più bello è stato quando per invitare i primini ho fatto una testimonianza, quando ho finito molte persone sono venute a congratularsi con me ed ero molto felice.

Infine, un particolare che mi è rimasto impresso nel cuore è quando abbiamo dialogato della parola serietà, come il tratto di una persona che si accorge, che apre gli occhi e vede la bellezza del mondo. Quella parola la volevo nelle mie caratteristiche. Volevo e voglio diventare una persona seria.

Spero di vedervi al Graal e che tutti voi possiate provare questa esperienza.

Rachele Fiorin

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