Flag football: uno sport che sta crescendo

08/04/2024
Cari lettori e lettrici, vi vogliamo raccontare di uno sport che ha messo le sue prime orme in Italia da pochi anni; infatti, il flag football è uno sport giovane e inizierà la sua “carriera” ufficiale nei giochi olimpici di Los Angeles 2028. Questa è una bella notizia per noi atleti di flag football, e una grande occasione nel caso fossimo chiamati dalla nazionale italiana per partecipare alle olimpiadi.

Questo sport per alcuni aspetti è simile al football americano ma si differenzia sia per il numero di giocatori sia per le regole di gioco.  Si gioca in cinque per squadra con cambi illimitati. La differenza più importante è determinata dall’assenza del contatto fisico tra i giocatori delle squadre rivali: l’avversario non viene fermato con il placcaggio ma prendendogli una bandierina o flag attaccata alla cintura, determinando così l’interruzione dell’azione. L’attaccante ha una cintura in vita ai cui fianchi penzolano dei flag, ossia dei nastrini attaccati tramite una ventosa; staccando quest’ultima all’attaccante che ha la palla in mano si ferma l’azione offensiva e si riparte.

Lo scopo del gioco è effettuare una meta. La squadra che attacca ha quattro tentativi di azioni per superare la metà campo e successivamente altri quattro tentativi per fare meta. Dopo quattro tentativi falliti dall’attacco l’azione offensiva passa alla difesa, se però gli attaccanti superano la metà campo i tentativi si azzerano, mentre se l’attacco fa meta si gioca l’azione successiva per guadagnare uno o due punti addizionali e la palla per attaccare va a chi ha subito la meta. In questo sport non si può pareggiare: se i due tempi da venti minuti terminano in parità si va ai tempi supplementari detti sudden death, dove la prima squadra che fa meta vince.

Noi partecipiamo al torneo Under 13 con la squadra dei RAMS Milano allenata dal nostro prof Federico Sangermani. All’inizio non eravamo molto sicuri che questo sport ci desse soddisfazione ma poi allenamento dopo allenamento ci siamo appassionati sempre di più. In particolare, ci entusiasma il lavoro che c’è dietro ogni azione e il gioco di squadra sia fuori dal campo che dentro di esso. In questo sport serve un grande lavoro di equipe ma anche una grande dedizione del singolo atleta.

Giovanni Ardito e Riccardo Galassi

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