Strasburgo: ad ogni passo, ad ogni sguardo una scoperta

10/05/2024
Tra il 13 e il 15 marzo è arrivato, per noi studenti delle classi terze, uno dei momenti più attesi del ciclo di studi: la convivenza all’estero in Alsazia, a cavallo tra Francia e Germania.

Il nostro viaggio si è svolto tra Basilea con la visita alla collezione d’arte moderna della Fondazione Beyeler, Strasburgo con l’incontro alle istituzioni europee e la visita alla città e Colmar, dove si è concluso di fronte alla potente Crocefissione di Grünewald.

La seconda giornata è stata interamente dedicata a conoscere la maestosa città di Strasburgo. Dopo aver partecipato a una seduta del Parlamento Europeo abbiamo visitato il centro storico da un particolare punto di vista, percorrendo i canali a bordo di un modernissimo battello. Questo giro ci ha colpito particolarmente perché oltre ad aver navigato per gli splendidi canali alsaziani e ad aver costeggiato la Grande lle ci è stata data la possibilità di incontrare e comprendere una storia e una cultura secolare sicuramente diverse dalla nostra.

Per prima cosa, quando ci siamo accomodati sul battello, ci siamo sintonizzati sul canale dell’audioguida in italiano e da quel momento è stato tutto una scoperta. Potevamo ammirare le caratteristiche casette alsaziane a graticcio lungo gli argini dei canali: sembrava di essere entrati in un dipinto, in una cartolina dai colori vivaci, quasi impressionista. Inoltre, l’audioguida contornava la visita donandoci accenni storici rispetto a quanto ci circondava. Abbiamo osservato anche tracce di un periodo oscuro che noi stiamo affrontando ora in storia: la Seconda Guerra Mondiale. Infatti, molti degli edifici che abbiamo visto erano stati costruiti dal regime nazista per aumentare il proprio controllo sulla zona e affermare il proprio dominio su quei territori a seguito della campagna di Francia. Durante il percorso in battello abbiamo oltrepassato le antiche chiuse che ci hanno colpito molto perché abbiamo potuto osservare da vicino il funzionamento dei sistemi di ingegneria idraulica che hanno rivoluzionato la navigazione e determinato lo sviluppo urbanistico della città.  

Dopo questo percorso ci siamo spostati a piedi verso La Petite France con scorci suggestivi sui canali per catturare la bellezza di cui eravamo spettatori in fotografie. Questo lavoro è stato molto interessante e utile perché fotografare aiuta l’osservazione della realtà e non solo a postare sui social, al contrario di come attualmente ci si convince facilmente. Ci ha aiutato a soffermarci sui particolari, a cercare qualcosa che suscitasse il nostro interesse e la nostra curiosità, pronti a catturare immagini di questa città per noi nuova. Grazie a questo a lavoro abbiamo tenuto gli occhi aperti e scoperto angoli e luoghi che questa città dona a chi la sa osservare.

Questa uscita didattica ci ha aiutato a comprendere che andare in gita, specialmente all’estero, non vuol dire solo visitare diversi musei, ma entrare in contatto e cercare di comprendere profondamente la cultura locale e le tradizioni che caratterizzano il territorio. È stato tutto una scoperta: ogni passo, ogni sguardo, ogni angolo ci ha condotto in questa realtà che stavamo provando, almeno in parte, a fare nostra.

Olivia Petrella

Alessandro Latosa

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