Noi, tra lago e montagna

14/11/2024
Bellezza, compagnia, divertimento, stanchezza tra le montagne della val di Ledro e le rive del lago di Garda. Questo è accaduto a noi ragazzi nell’escursione del secondo giorno della convivenza in Trentino.

In questa camminata di circa due ore, divisi per classi coi nostri professori e accompagnati da esperte guide naturaliste, abbiamo osservato l’ambiente circostante e ci siamo soffermati su tanti particolari della storia di quei luoghi.

La guida ci ha spiegato che la strada che abbiamo percorso era l’unica via che collegava nel passato Riva del Garda alla valle del Ledro. Durante la Prima Guerra Mondiale la valle era al confine tra l’Italia e l’Impero Austro-Ungarico quindi, i soldati si nascondevano nelle grotte naturali e quando non vedevano i nemici di guardia cercavano di attraversare la frontiera.             

Nell’era glaciale la valle era ricoperta dal ghiacciaio che ha scolpito rocce e caverne: per questo le pietre sono lisce perché per millenni sono state levigate dal ghiaccio. Per buona parte del percorso abbiamo costeggiato il lago di Garda, quando eravamo sull’orlo del dirupo e guardavamo in basso vedevamo le acque scure del lago.

Giunti a Riva del Garda abbiamo pranzato al sacco sul lungo lago con i ragazzi di altre sezioni tra oche e anatre che si aggiravano tra di noi in cerca di cibo. Dopo pranzo ci siamo ritrovati tutti insieme per un momento di festa in un bellissimo punto di fronte al lago, tra la curiosità delle persone e dei villeggianti che passeggiavano abbiamo cantato e giocato guidati dai professori. Divisi per sezioni ci siamo sfidati in due giochi; il primo era una prova di reazione in cui verificare la prontezza di riflessi nel ripetere dei gesti fatti dai prof e il secondo era invece una prova di velocità.

Finiti i giochi siamo ripartiti alla volta dell’hotel, stanchi ma soddisfatti di tutto quello che avevamo vissuto.

Sofia Zangrandi

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