Come studiamo la geografia

 

Il termine geografia dal latino geographia, è costituito dall’unione di due termini greci γῆ, “terra”, e γραφία, “descrizione o scrittura” il cui significato letterale è “descrizione/rappresentazione della Terra”. La geografia è dunque la scienza che studia  la configurazione della  superficie della Terra, la sua estensione e la distribuzione dei fenomeni fisici, biologici e antropologici  che la interessano e che, interagendo tra loro, ne modificano continuamente l’aspetto.

Gli studenti della scuola media affrontano lo studio della geografia, alternandolo alle lezioni di scienze in moduli di cinque settimane: metà classe fa lezione di geografia nella propria aula, l’altra metà affronta lo studio delle scienze in laboratorio.

In prima media si studiano il significato della disciplina e i suoi strumenti, concentrandosi sulla cartografia o topografia cioe lo studio delle mappe: fisiche, politiche, climatiche, economiche, geologiche, ecc. In seconda si studia l’Europa considerando le macro aree e avendo come riferimento lo studio della storia. Nella classe terza sono previste due ore settimanali di geografia a classe unita in preparazione all’esame di terza media. Lo studio si allarga ai continenti extraeuropei con particolare riferimento all’attualità e, per approfondire le diverse tematiche, i professori propongono la lettura di racconti e testimonianze biografiche.

In una lezione di geografia il professore presenta l’argomento del giorno con il supporto di una presentazione power point, le cui slide, ricche di immagini e mappe, facilitano la comprensione  agli alunni.  Per completare la spiegazione ai ragazzi vengono consegnate delle schede in cui sono riportate tutte le caratteristiche del paese che si sta studiando, arricchite con piantine mute che gli studenti dovranno completare avvalendosi dell’uso dell’atlante e del materiale fornito dell’insegnanti.

Il percorso di geografia porta gli studenti a comprendere in profondità l’aspetto politico e geografico del mondo che li circonda, entrando nel merito delle grandi trasformazioni che caratterizzano la nostra epoca.

Alessandro Pezzulla

 

 

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