Il sistema politico degli Stati Uniti d’America si basa su tre principi fondamentali: la democrazia rappresentativa, la repubblica e il federalismo. Il potere politico è condiviso fra il Presidente degli Stati Uniti (che ha potere esecutivo), il Congresso (ovvero il Parlamento, che ha potere legislativo) e le corti giudiziarie federali (che hanno potere giudiziario). Il mandato di un Presidente dura 4 anni e ognuno può essere eletto massimo due volte.
Quattro anni fa Donald J. Trump ha vinto le elezioni come 45° Presidente degli USA. Quest’anno i due candidati erano Joseph R. Biden Jr., del partito democratico, e Donald Trump del partito repubblicano, che sperava di essere rieletto. Le votazioni non sono andate secondo i piani di quest’ultimo, infatti Biden ha vinto con il 51,4% dei voti. A differenza degli altri anni, a causa del Covid-19, è stata data la possibilità di votare via posta per evitare assembramenti nei seggi e quindi ulteriori contagi.
Nelle elezioni passate, i candidati perdenti accettavano la sconfitta con un discorso pubblico, cosa che Donald Trump non ha fatto, affermando più volte la sua convinzione nel conteggio sbagliato dei voti e rifiutandosi di accettare la sconfitta.
Il 6 gennaio il Congresso si è riunito per proclamare la vittoria di Biden, in attesa del passaggio dei poteri che è stato formalizzato il 20 gennaio. Durante questa riunione, alcune migliaia di sostenitori di Donald Trump si sono ritrovati davanti al Campidoglio per protestare contro la nomina di Biden. Alcuni sono entrati nella struttura spaccando i vetri e sfondando le deboli barriere della polizia con l’esito drammatico di quattro morti.
Alcuni parlano dell’evento più importante verificatosi in America dopo l’11 settembre, perché questo è stato un duro colpo alla democrazia americana, tempio per tutto il mondo. Non si era mai verificato un fatto del genere nella storia degli Stati Uniti.
Un fatto sconcertante è che il Presidente Trump è stato il primo a mostrare sprezzo per le istituzioni democratiche, lui non ha mai condannato l’episodio, ha solo divulgato un video-messaggio su Twitter in cui ha invitato alla calma ma senza mancare di contestare nuovamente l’esito delle elezioni definendole rubate, e così facendo ha solo spronato i manifestanti a continuare le proteste. La polizia è intervenuta parzialmente, ci sono stati infatti solo una ventina di arresti.
Non si può parlare di golpe perché non è stato un attacco per prendere il potere, dato che Trump era ancora Presidente, è stata più che altro una manifestazione violenta per contestare l’esito delle elezioni.
Molto probabilmente si poteva evitare: questa è una protesta nata e organizzata sui social mesi fa e che quindi che poteva essere impedita facilmente dalle autorità. Se i poliziotti avessero voluto intervenire, sarebbe stato possibile, infatti durante le manifestazioni del Black Lives Matter sono state arrestate moltissime persone e molte sono state ferite dalla polizia.
Il Presidente Trump è stato bloccato dai social Instagram, Twitter e Facebook per evitare ulteriori incitamenti alla violenza.
Nelle ore successive al catastrofico evento è stata presa in considerazione l’ipotesi dell’evocazione del 25esimo Emendamento, il quale dice che nel caso il Presidente non sia più in grado di esercitare il suo potere, questo dev’essere, dopo l’approvazione del Congresso, sostituito dal suo Vice.
Dal punto di vista sociale, gli Stati Uniti già in crisi a causa del Virus, hanno avuto un’impennata di contagi.
Questa rivolta nata dai fan di Trump, che hanno sostenuto le sue tesi sulla presunta falsificazione delle elezioni, poteva essere impedita dalle forze dell’ordine che sono intervenute però parzialmente e questo evento ha segnato per sempre la storia e l’orgoglio degli Stati Uniti.
Donald Trump è finito sotto impeachment per la seconda volta nel corso del suo mandato e questo non era mai successo nella storia degli Stati Uniti. Il processo di impeachment è un’operazione strettamente politica che, sul piano pratico, porterebbe all’impossibilità per quest’ultimo di candidarsi per le elezioni del 2024.
L’accusa è di aver istigato l’attacco del Congresso. Secondo i democratici e alcuni repubblicani, Trump ha infatti fomentato questo scontro. Il processo, firmato dal nuovo presidente Biden, si aprirà il 9 febbraio al Senato.
Elena Clerici, Valentina Sicolo, Gaia Liistro, Caterina Romeo