Orientarsi: un nuovo modo di guardare

25/10/2021
Orientarsi: un nuovo modo di guardare

Orientamento deriva da oriente, dal latino: oriens dal verbo orior, sorgere.”

Nel corso degli ultimi mesi della seconda media, comincia ad affacciarsi il grande tema della scuola superiore. Proprio in quel periodo, abbiamo incontrato il Preside e il Rettore per iniziare il cammino dell’orientamento.

Quella mattina in quella classe con quelle pareti viola e le luci fredde tutto veniva abbracciato dal desiderio di porsi davanti alla scelta, le domande echeggiavano, mentre noi attenti e curiosi provavamo ad essere presenti in quella lezione esplicitando chiaramente la possibilità di scoprire qualcosa di noi in quello che viviamo e studiamo.

Per me quindi è stata un’ora diversa dal solito ma con gli stessi ingredienti.

Dopo aver capito che per orientarsi bisogna innanzitutto aver scoperto chi sono io e come voglio pormi davanti alle cose, ci hanno augurato di vivere questa scelta in prima persona, da protagonisti. Mi sono sentita grande perché veniva chiesto un cammino proprio a me, mi veniva affidata una cosa importante, ero molto curiosa nell’iniziare questo lavoro perché intuivo la sua bellezza ma anche la sua decisività.

Questa proposta mi ha colpito molto, perché spesso scegliere è una cosa che lasciamo agli altri rifugiandoci in scuse o in autoconvinzioni che fanno spegnere la nostra curiosità e ci fanno cadere nella pigrizia. Ma scegliere in prima persona è di certo qualcosa di più difficile, e allo stesso tempo più interessante perché è un modo per osservarsi approfondendo le corde della nostra coscienza.

Arrivata l’estate mi sono messa alla prova. In un luogo diverso dalla quotidianità milanese, dove il cielo è azzurro e senza nubi grigie, le giornate sono ricche di nuovi incontri.

Davanti alla possibilità di scegliere come trascorrere le giornate, senza dover controllare freneticamente l’orologio, mi sono riscoperta incontrando le mie passioni e i miei interessi. Questo è accaduto vivendo nuove avventure, scoprendo nuovi amici, leggendo un libro che aveva trascorso tutto l’inverno sopra la scrivania e impolverato era finito per caso in valigia insieme ad alcuni desideri per l’estate.

In questo lungo percorso, non ancora arrivato ad una risposta, mi sono osservata nella straordinaria quotidianità, che ha già dentro tutti gli ingredienti per scoprire la mia strada. Stando davanti alla realtà con questi occhi ho approfondito ciò che mi sta intorno, conoscendo meglio me stessa.

Anna Lamperti “La vita in uno sguardo”- dal Concorso Fotografico della Fondazione Grossman 2021

Vittoria Vincenzi

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