Qualcosa che resiste sempre.

02/05/2022
Durante le lezioni di narrativa ci è stato proposto di leggere questo libro che si collega a ciò che stiamo studiando in storia. La vita di Nagai è un punto di luce di fronte alla guerra, e ha mostrato che c’è qualcosa che resiste sempre, anche dopo lo scoppio della bomba atomica.

Dopo moltissimi anni di dittature, che hanno portato il Giappone a combattere verso ovest alla conquista della Cina e della Manciuria, e nel Pacifico per prendere le Filippine, gli Americani, per porre fine alla Seconda Guerra Mondiale, sganciano due bombe nucleari, sulle città di Hiroshima e Nagasaki.  

Il libro Pace su Nagasaki racconta la storia di Takashi Nagai, “il medico che guariva i cuori”. Cresciuto fin da piccolo allo Shintoismo, si affida alle divinità della natura e ad una sorta di “illuminismo nipponico”: all’università di Nagasaki si appassiona alla scienza e alla medicina che rispondono al suo desiderio di conoscenza. Nagai incontra anche i grandi scrittori occidentali e si interroga soprattutto sulle riflessioni di Pascal, che smuovono le certezze che si era costruito nel tempo. È l’inizio di una nuova storia.

Per circostanze apparentemente casuali, Nagai incontra il cristianesimo e questo rivoluziona il suo pensiero. Si accorge che il Giappone vive delle mancanze come la freddezza dei dottori nel visitare i pazienti, o la paura dello stato di fronte a nuovi stimoli e aperture con l’Occidente. Così Nagai decide di studiare radiologia, un ambito del tutto nuovo in Oriente e diventa l’assistente del medico principale per studiare la tubercolosi.

La sua vita cambia completamente nell’incontro con Midori, sua moglie, che si mostra come appoggio sempre aperto alla fede.

La mattina del 9 agosto del 1945, un aereo americano sgancia la bomba atomica sulla città di Nagasaki. Subito all’impatto ci sono già tantissimi morti, come Midori. Nagai, salvo, decide di dedicarsi alle cure dei feriti, nonostante il tumore lo renda sempre più debole. Incontra moltissime persone e riesce a portare speranza in una vita stravolta dalla guerra.

Nagai si pone di fronte ad una situazione difficile senza il desiderio di vendetta e di odio, ma con uno sguardo sempre aperto verso nuovi incontri e una disponibilità totale nell’aiuto di chi ha bisogno.

Cecilia Sturaro

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